Cosenza-Crotone 1-0
Marcatore: 32' st Carraro.
Cosenza: Vigorito 6,5; Tiritiello 6, Rigione 6,5, Vaisanen 7; Situm 6,5, Carraro 7, Palmiero 5,5, Boultam 6 (25' st Eyango 7), Sy 5,5 (1' st Corsi 6); Caso 5,5 (1' st Millico 6,5), Gori 6,5. Allenatore: Zaffaroni 7.
Crotone: Contini 6; Nedelcearu 6, Canestrelli 5,5, Paz 5,5; Giannotti 6,5 (34' st Mogos sv), Vulic 5,5 (33' st Zanellato 5,5), Estevez 6, Molina 6 (15' st Sala 5,5, 46' st Oddei sv); Benali 5.5, Kargbo 6,5 (15' st Maric 5,5); Mulattieri 5,5. Allenatore: Modesto 5,5. Arbitro: Chiffi di Padova 6.
Note. Ammoniti: Giannotti, Sy, Benali, Canestrelli, Zanellato. Angoli: 1-4. Recupero: 1'; 7'.
Il Cosenza fa gongolare i tifosi rossoblù. Ma solo una parte, perché i cugini crotonesi tornano a casa con un'altra sconfitta (1-0). La squadra di Modesto non dispiace affatto nel primo tempo, ma è un dominio di campo sterile, senza creare grossi grattacapi, se si escludono un paio di fiammate dell'indomabile Kargbo (passo di altra categoria, ma spesso si perde quando c'è da "stoccare"). Nella ripresa, però, i pitagorici calano e il Cosenza prende coraggio. L'ingresso in campo di Millico ed Eyango cambia il volto alla gara. L'attaccante scuola Toro entra e semina il panico in difesa togliendo certezze agli avversari. Il centrocampi sta del Genoa è letteralmente dominante: prende palla e difende, si procura la punizione che Carraro trasforma in gol con un sinistro dal limite a giro che spolvera l'incrocio (a 19 minuti - recupero incluso - dalla fine). Non accade più nulla. E gongola in tribuna anche Beppe Bergomi, presente al "Marulla" da appassionato ma soprattutto da suocero di Gori.
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