REGGINA 1 CATANZARO 0 Marcatore: 43’ st Corazza. Reggina: Guarna 6.5 , Loiacono 6.5 , Blondett 6.5, Rossi 6.5; Bresciani6.5 (12’ st Garufo), Bianchi 6.5 (28’ st De Francesco sv), De Rose 5.5, Rolando 6,5 (29’ st Denis 6.5); Bellomo7; Reginaldo 6 (40’ Sounas 6.5), Corazza 8. All. Toscano 7,5. Catanzaro: Di Gennaro 7, Celiento 6.5, Martinelli 5.5, Quaranta 5.5; Statella 6 (17’ st Riggio 6), Maita 6.5, Casoli 6.5, Nicoletti 6.5; Kanoute7 (12’ st Giannone 6; (35’ st Figliomeni sv), Bianchimano 6.5 (20’ st Di Livio 5.5), Fischnaller 6.5 (34’ st Nicastro sv). All. Auteri 6. Arbitro: Paterna di Teramo 5.5. Note: spettatori 15.819 (929 ospiti), incasso 186.348,13 compresa quota di 35.365 euro dei 5001 abbonati. Espulsi: De Rose al 37’ e Martinelli 2’ st per doppio giallo. Rosso anche al ds Taibi. Ammoniti Garufo e Statella. Angoli: 5-3 per la Reggina. Recuperi: 2’e 5. Il dolce in chiusura sul fronte amaranto; il veleno in coda su quello giallorosso. Negli scampoli finali di una sfida aperta, aspra, combattuta, con inevitabili momenti di tensione. Ha risolto il bomber Corazza, l’uomo della provvidenza. Chi, se non lui? Correva il 42’ della ripresa. Tutto è partito dal piede di Bellomo, atleta onnipresente dello scacchiere della Reggina. Apertura filtrante per l’attaccante e palla alle spalle dell’incolpevole Di Gennaro. Granillo in giuggiole, festa grande. Il 57° derby della lunga rivalità calcistica con le Aquile si è risolto a favore dei padroni di casa. Reggina momentaneamente in testa alla classifica a pari punti con la Ternana, in attesa dei confronti odierni. E il Granillo è un fortino: cinque vittorie su cinque gare. Degna cornice di pubblico come ai tempi della serie A. Prima partita più vista nell’era Gallo. Superato il tetto dei 12.147 della sfida-clou con il Catania. Negli ultimi due lustri il record d’afflusso risaliva all’agosto 2013. La gara d’esordio nel torneo cadetti contro il Bari sommò sugli spalti 14.713 spettatori. È così che il popolo amaranto risponde alle ambizioni di un club rinato ancora una volta dalle ceneri avvertendo la premialità dello spettacolo in campo. (foto Attilio Morabito)