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Cosa fare a Pasquetta in Calabria (meteo permettendo). Sette mete per una giornata di relax FOTO

Dopo due anni di restrizioni legate al Covid, torna la voglia di Pasquetta all'aria aperta ed in compagnia per moltissimi italiani. Meteo permettendo, sono in ogni caso già molti coloro che hanno programmato la classica uscita fuori porta, il pic-nic con parenti ed amici, il pranzo in un agriturismo, la giornata al parco o altro ancora.

Anche i calabresi sono pronti a vivere il Lunedì dell'Angelo in totale relax, meteo permettendo. E per i più indecisi, o i ritardatari dell'ultim'ora, abbiamo pensato a qualche luogo di svago e relax da poter segnare sul vostro taccuino.

Il Parco della Lavanda

Se siete amanti della natura non potete non pensare ad una tappa al Parco della Lavanda di Morano in provincia di Cosenza. Un luogo magico che ricorda la Provenza in Francia. Meteo permettendo potrete trascorrere una giornata all'insegna dell'assoluto relax alla scoperta di un luogo incontaminato. Ad attendervi un'atmosfera fabiesca alle pendici del Pollino, magari dopo aver trascorso il pranzo in qualche agriturismo della zona.

Una capatina al Musaba (di mattina dalle 10 alle 14)

Chi non conosce il Musaba e lo scorge per caso attraversando la cosiddetta "Limina", la strada che collega la costa jonica e tirrenica reggina, si domanda: ma che cos'è quell'edificio medievale che trasuda arte? Di sicuro un luogo di cui non si può ignorare il richiamo. I colori dirompenti e vivaci, le geometrie che si inseguono e l'antichità del luogo che contemporaneamente evoca, non possono lasciare indifferente nessuno. Così come, varcata la soglia, ad investirti sono la passione e la bellezza, che tutto questo racchiude. Fondato dall'artista Nik Spatari e dalla moglie Hiske Maas nel 1969, il Musaba sorge nell'antico Complesso Monastico di Santa Barbara a Mammola, in provincia di Reggio Calabria. È in quell'anno che, come amano dire gli stessi artisti, "la Calabria entra nella loro storia e loro entrano nella storia della Calabria". Per Nik si tratta di un ritorno; Hiske, invece, descrive il trasferimento come "una rivelazione, una sfida a lasciare tutto". Però l'avventura è più forte, perché lavorare in un ambiente bellissimo, ma ostile è più affascinante. Inizia l'impresa mirata a promuovere attività artistiche a tutto tondo in Calabria. E, poco per volta, anche un pianoro che guarda al mar Jonio, nel cuore della locride è diventato l'unico museo all'aperto della regione, uno dei pochi in Europa che è anche laboratorio di sperimentazione artistica e di tutela del paesaggio.

Pittore, scultore, architetto, Nik da autodidatta ha frequentato e collaborato con i grandi del Novecento, da Picasso a Le Corbusier, Da Jean Cocteau a Max Ernst. Per questo le attività del museo sono aperte alle collaborazioni e ai master di specializzazioni per studenti provenienti da tutto il mondo, perché l'arte non ha confini. Il Musaba comprende un grande spazio aperto con giardini che va a costituire un'opera "murale-tridimensionale". "L'iniziativa è largamente ispirata - spiega Spatari - dal senso di ribellione contro l'ambiente dominato dall'incultura e dall'arretratezza, ostile alle innovazioni". Nel parco la spinta a promuovere attività artistiche assume un valore che va al di là del contesto culturale. Infatti l'avventura del museo nasce da un tempo remoto. Dove oggi sorge il MuSaBa sorgevano templi arcaici, terme romane. Da qui sono passati grandi artisti e hanno creato le loro opere. Tra le tante realizzazioni, all'interno dell'ex chiesa si trova "Il sogno di Giacobbe" più conosciuto come "La Cappella Sistina della Calabria" un'opera veramente monumentale che attira numerosi turisti, circa 20 mila ogni anno. Lungo 14 metri, largo 6 e alto 9, "Il sogno di Giacobbe" si estende nell'abside e nella volta della chiesa. La tecnica utilizzata per realizzarlo è un'invenzione di Spatari. "Le figure, le silhouette - aggiunge l'artista - sono ritagliate su fogli di legno leggero, dipinte e poi applicate come rilievi sospesi nell'aria". Domani, giorno di Pasquetta, il Musaba è aperto dalle 10 alle 14.

Divertirsi al Parco Ecolandia

L’idea di creare un Parco Ludico Tecnologico Ambientale chiamato ECOLANDIA, diviso in 4 aree tematiche (ARIA, FUOCO, ACQUA, TERRA) interamente dedicate ai grandi miti della Magna Grecia e all’ecologia pratica, nasce intorno alla metà degli anni ’90, in risposta al Programma URBAN I dell’Unione Europea. Tutto questo è il Parco Ecolandia di Reggio Calabria ad Arghillà. Un luogo magico con panorama mozzafiato sullo Stretto di Messina. Obiettivo generale era la realizzazione di interventi volti ad avvicinare le periferie alla città, migliorando il livello di qualità della vita, promuovendo la crescita economica, sociale, ambientale e culturale. Dal 1998 al 2001, i lavori hanno interessato il restauro del Forte Gullì (Batteria militare ottocentesca posta all’interno del Parco), la costruzione di un Anfiteatro di circa 800 posti ed il recupero e l’allestimento di spazi verdi attrezzati. Rimasto a lungo inutilizzato, dalla primavera 2011 è gestito da un Consorzio di imprese locali diventando un polo di attrazione turistica, un luogo di divertimento e svago, uno spazio educativo capace di stimolare la coscienza ecologica dei visitatori e delle comunità locali. Inoltre si configura come spazio dimostrativo per l’uso di tecnologie ambientali innovative, un laboratorio all’aperto dove è possibile consolidare un processo di crescita culturale. Il Parco è aperto dalle 10:30 alle 19:30.

Fermarsi al Castello di Santo Niceto

In occasione delle festività pasquali, il Castello Santo Niceto, a pochi chilometri dal centro abitato di Motta San Giovanni (RC), è stato aperto al pubblico sabato santo, è stato aperto oggi domenica di Pasqua e anche domani dalle 9 alle 17,30. Mentre il Museo civico archeologico “Antiquarium Leucopetra” di Lazzaro sarà aperto al pubblico il lunedì dell’Angelo dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. In prossimità del Castello Santo Niceto, con un paesaggio mozzafiato, è possibile ammirare il Cristo pantocratore, recentemente sottoposto adimportanti interventi di recupero e messa in sicurezza, mentre all’interno dell’Antiquarium Leucopetra è possibile, oltre ad ammirare gli importanti reperti ivi custoditi, tra cui i resti di una Villa romana con mausoleo e quelli di un abitato tardoantico del II-III sec. d.C., anche visitare la mostra “Memorie e paesaggi in riva allo Stretto” con disegni inediti dello scrittore e viaggiatore inglese Edward Lear. Per la visita con guida è necessario prenotare contattando gli operatori della Pro Loco ai numero telefonici 09651875693 e 0965712518 oppure scrivendo a [email protected]. (di Giovanni Legato).

Gli immancabili Bronzi di Riace a Reggio

Nel giorno di Pasquetta il Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria sarà aperto con orario continuato dalle 9.00 alle 20.00.
Sarà chiuso, invece, nella giornata di martedì 19. La biglietteria è operativa fino a 30 minuti prima dell'orario di chiusura. Dopo tale orario non sarà possibile accedere nella struttura. La prenotazione non è necessaria e il biglietto si può acquistare in Museo o sul nostro sito web.
Mascherina chirurgica obbligatoria ai sensi del DL 24 del 24.03.2022. Quale occasione migliore, magari anche in caso di meteo avverso, per poter trascorrere qualche ora all'interno del MARC di Reggio alla scoperta dei Bronzi di Riace (quest'anno ricorre il cinquantesimo dalla data del ritrovamento)?

Una passeggiata nei vicoli del centro storico di Vibo e un aperitivo in uno dei tanti bistrot della città

Anche qui, in caso di meteo che magari migliora nel corso della giornata, ecco che potrebbe essere interessante trascorrere qualche ora percorrendo a piedi i vicoli del centro storico di Vibo. Tra una scalinata e l'altra potrete ammirare viale Regina Margherita, Corso Umberto, Via Fiorentino, la scalinata della Cerasarella che porta al Castello, via dei Cappuccini, il campanile di San Michele, la nuova e ammodernata Porta di Conte D'Apice nello storico quartiere Carmine, Piazza Terranova e tanto altro ancora. Un mini viaggio nella Vibo meno conosciuta, ma dalle straordinarie potenzialità e ricchezze con palazzi antichi e panorami straordinari come quello che si può ammirare da Largo Romei. Terminato il giro c'è un ricco e variegato ventaglio di proposte per un gustoso aperitivo in uno dei tanti locali del centro storico vibonese.

Scoprire la bellezza dei borghi del Catanzarese: alla scoperta di Badolato

Badolato è un suggestivo borgo medievale dalla costa ionica, adagiato su una collina a 240 metri sul livelo del mare. L'impianto bizantino preserva numerose chiese, palazzi storici e portali antichi in granito. Le origini del borgo fortificato risalgono all'epoca di Roberto il Guiscardo (1080), quando fu eretto il castello. Feudo di diverse famiglie nobiliari (Ruffo, Di Francia, Toraldo, Ravaschieri, Pinelli e Pignatelli), Badolato divenne un importante punto di riferimento religioso, frequentato da monaci Basiliani, Francescani e Domenicani, che costituirono numerose confraternite, tuttora operanti. Il borgo di Badolato è divenuto famoso  per l'idea del "paese in vendita": ovvero, l'alienazione e ristrutturazione di molte case abbandonate che, nel corso degli anni, hanno attirato gente da tutto il mondo. Attualmente, nel borgo vivono 600 famiglie, molte di origine kurda, accolte e integrate in modo permanente dopo gli sbarchi degli anni '90. Da alcuni anni, grazie anche alla collaborazione del cantante Piero Pelù, il borgo è centro di un evento musicale estivo importante e partecipato, il "Tarantella Power": settimana di musica etnica mediterranea, in occasione della quale è possibile ammirare il volto notturno di Badolato, con le antiche porcilaie illuminate e i caratteristici "catoi" (cantine) aperti al pubblico per esposizioni d'artigianato.

 

 

 

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