Calabria

Martedì 30 Aprile 2024

Lamezia, Cgil e Uil Calabria contro la manovra Draghi "che dimentica il Mezzogiorno"

 
 
 
 
 

È in corso a Lamezia, nell'auditorium della Fondazione Terina, la giornata di sciopero indetta da Cgil e Uil per protestare contro la politica economica del governo Draghi. Ad aprire i lavori alla presenza di delegati provenienti da tutta la regione, il segretario organizzativo della Uil Calabria Francesco De Biase. A dibattere sul tema della protesta i segretari regionali di Cgil e Uil Angelo Sposato e Santo Biondo. Gli interventi sono coordinati da Gianfranco Trotta, segretario organizzativo della Cgil. Concluderà Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil.

Illustre assente la Cisl Calabria

Un'assenza che certo non ha demotivato i promotori dello sciopero, decisi a lanciare da Lamezia un messaggio all'intero Paese, ribadendo che la linea politica dell'esecutivo nazionale si dimentica sempre più del Mezzogiorno. Una programmazione che ancora non è chiara per l'impiego dei fondi del Pnrr nei territori del Sud. Una nazione dove ancora donne e giovani devono tribolare per avere un lavoro e se ce l'hanno è quasi sempre sottopagato, quindi una palese situazione di sfruttamento. Questa, rimarcano Cgil e Uil non è giustizia sociale. Una disparità, secondo le confederazioni sindacali avallata anche dai partiti politici che non stanno sostenendo le istanze del mondo del lavoro.

Manovra, Bombardieri: "Bisogna costruire un Paese diverso"

"Chiediamo un Paese diverso. Chiediamo un Paese che sia in grado di interrogarsi sul fatto che ci sono tanti disagi e tante disuguaglianze, c'è una narrativa che tende a dire che va tutto bene». Lo ha detto Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, incontrando i giornalisti a Lamezia Terme (Cz) dove partecipa a una manifestazione organizzata da Cgil e Uil Calabria sulla manovra economica del Governo contro la quale le due centrali sindacali hanno proclamato lo sciopero generale. «Siamo in Calabria, siamo nel Mezzogiorno - ha aggiunto - basta parlare con i tanti giovani, i tanti disoccupati, i tanti anziani che non hanno servizi. Vorremmo partire da qua per spiegare al Governo e alla politica che c'è l’esigenza di costruire un Paese diverso».

"Rispetto la Cisl, pretendo altrettanto"

«Io ho molto rispetto per le decisioni delle altre organizzazioni sindacali confederali. In questo paese non c'è un sindacato unico, ci sono tre grandi centrali sindacali che hanno storie diverse, tradizioni diverse. Ho sempre molto rispetto delle scelte degli altri e ne pretendo altrettanto». E’ la risposta data dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a chi gli ha chiesto un commento sulla mancata adesione della Cisl allo sciopero indetto con la Cgil contro la manovra economica.

Fisco, "Serve riforma che combatta 110 mld evasione"

«Serve una riforma fiscale che sia in grado di combattere 110 miliardi di evasione di cui non si parla più; di effettuare una redistribuzione partendo dalle categorie che oggi stanno in grande difficoltà; occorre un’attenzione sul tema del Welfare, ai giovani, alle donne, a chi ha lavorato per 41 anni di fila e vuole andare in pensione». Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, rispondendo a una domanda sui temi della mobilitazione generale indetta dal suo sindacato insieme con la Cgil contro la manovra economica. «Questi sono i temi principali - ha spiegato Bombardieri, che si trova in Calabria per una iniziativa unitaria con la Cgil - ma c'è una piattaforma unitaria sulla quale tutti ci siamo impegnati».

Lavoro, "Governo dia risposte sui licenziamenti"

«E' uno dei temi che abbiamo posto con molta determinazione al Governo: assistiamo a licenziamenti fatti con sms, sulla piattaforma Zoom. Abbiamo chiesto al Governo una discussione più approfondita sul tema delle delocalizzazioni, ma il decreto non viene fuori». Lo ha detto Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, a margine di un’iniziativa organizzata dalla Uil calabrese e dalla Cgil a Lamezia Terme. «Sono questi - ha aggiunto - i punti sui quali chiediamo al Governo di dare risposte, non solo a noi e non tanto a noi, ma alle tante persone che rischiano di essere senza lavoro da domani».

"Sulla Calabria chi decide ha un'idea di cosa fare?"

«Le grandi priorità per la Calabria che noi abbiamo posto anche nella discussione con il governo sono l’elettrificazione e il raddoppio della linea ferroviaria, la statale 106, e una scelta di fondo su come questa regione dovrà essere». Lo ha detto il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri a margine dell’inaugurazione della sede regionale del sindacato a Catanzaro. «Qual è l’idea di fondo con cui ci misuriamo per far rinascere questa regione? C'è bisogno ovviamente - ha proseguito Bombardieri - di un investimento sulle infrastrutture, non devo ricordare a voi nè a me che sono calabrese cosa significa attraversare questa terra. C'è un problema che riguarda la Statale 106, c'è un problema che riguarda le infrastrutture e il futuro. Il futuro della Calabria qual è? Un futuro turistico, industriale, di servizi? Ci piacerebbe capire e discutere - ha concluso - con chi decide, anche con le nostre organizzazioni regionali, quali idee hanno in testa».

Sposato (Cgil),Paese si tiene unito con equità sociale

«Il Paese si tiene unito se si iniziano a fare scelte che veramente possano garantire la giustizia sociale, l’uguaglianza, scelte che guardano alle persone che hanno bisogno, che non ce la fanno e sono rimaste indietro. L’unità si fa stando insieme ai lavoratori, ai pensionati, quando si condividono obiettivi comuni e noi non abbiamo cambiato idea». Lo ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, nel corso dell’iniziativa congiunta con la Uil tenuta questa mattina a Lamezia Terme in vista dello sciopero generale. Sposato ha criticato il Governo per «le scelte fatte che - ha detto - penalizzano la nostra gente», evidenziando che «sul fisco non ci hanno convinto, ma che giustizia sociale fa un governo che premia chi guadagna 4.000 o 5.000 euro al mese. Che giustizia se a gennaio continuiamo a tenere operai sui ponteggi e nelle acciaierie a 67 anni». Tra i temi posti in evidenza la mancanza di una programmazione sul Pnrr, quindi: «Non si parla più di Mezzogiorno e di sviluppo», ha aggiunto Sposato, e «manca la ripartenza con un governo dei migliori che invece litiga su tutto».

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