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A San Costantino Calabro va in scena il Carnevale, uno dei più antichi del Vibonese

Maschere e travestimenti per esorcizzare la paura, a San Costantino Calabro l’allegria della 39esima edizione del “Carnevale Sancostantinese” ha regalato a tutti delle piacevoli ore di divertimento, allontanando per un po’ le preoccupazioni.

A partire dalle 14.30 di ieri, carri allegorici, gruppi in maschera, giganti e tanti bambini dai costumi colorati hanno invaso le strade del piccolo comune per festeggiare l’ultimo giorno di Carnevale.

La manifestazione che, come ha sottolineato il sindaco Nicola Derito viene organizzata da anni utilizzando solo fondi comunali, richiama a San Costantino anche abitanti dei paesi limitrofi, numerosa perciò la partecipazione del pubblico che durante la sfilata ha potuto ammirare i carri allegorici e i gruppi in maschera che hanno partecipato ai concorsi a premi, con ricompense in denaro.

Le esibizioni dei gruppi in maschera e la qualità della lavorazione dei carri allegorici, sono stati valutati da una giuria competente che, in serata, ha decretato i vincitori.

Si sono aggiudicati il premio riservato alle scuole i bambini della classe IV della scuola primaria di San Costantino del gruppo “La bellezza del mare, un tesoro da custodire” (200 euro).

Il concorso gruppi in maschera con più di otto partecipanti, è stato vinto dal gruppo “Amaro mare mio” dell’Oratorio Santa Giovanna Antida di San Costantino (250), a seguire “I Tulli” di Nao (200), “I Pirati dei Caraibi” di Paravati (150), e per concludere il gruppo “Radici Francica” (100).

Il premio ambito del migliore carro allegorico è andato ad “Amaro mare mio” di San Costantino (800), “per l’elevato livello artistico, con elementi pittorici e sfumature dettagliate, per i numerosi elementi presenti e l’ottima e originale descrizione del tema”. Secondo posto per “Il mare chiede aiuto”, del gruppo dell’asilo San Giuseppe di Mileto (500), terzo “Il Paese dei Balocchi” (400) di Francica. Da sottolineare le numerose tematiche ambientaliste dei soggetti proposti che danno voce alla volontà dei giovani del nostro territorio di preservare e tutelare l’ambiente e di conseguenza il loro futuro.

In serata, la tradizionale “Morti di Carnalavari” organizzata dai soci della Pro loco, guidata da Costantino Suppa, ha concluso le manifestazioni carnascialesche bruciando in piazza Dante con un grande falò, circondato da maschere danzanti, il fantoccio con le fattezze dell’ingordo e goloso Carnevale.

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