La riduzione del numero dei parlamentari restringe il campo anche per il proporzionale al Senato. I posti a disposizione scendono da 6 a 4, dunque fin troppo facile pronosticare una lotta serrata per accaparrarsi le poche poltrone a disposizione.
Centrodestra
Nella coalizione che tutti gli istituti di sondaggio danno in testa, la lotta è tra i partiti dello schieramento. La formazione che arriva prima “rischia” di conquistare due seggi. A tale obiettivo punta senza nemmeno nascondersi molto Fratelli d’Italia, che schiera come capolista l’attuale assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso. Dietro di lui ci saranno la reggina Giovanna Cusumano, il vibonese Pasquale La Gamba e la crotonese Maria Adele Bottaro. La (quasi) certa promozione di Orsomarso a Palazzo Madama spiana la strada all’ingresso dell’avvocato Sabrina Mannarino in Consiglio regionale. In Calabria FdI parte da numeri - come il 4,55% delle Politiche del 2018 e dell’8,7% delle Regionali - che oggettivamente, restando sempre ai sondaggi, dovrebbero essere ampiamente superati e migliorati, ma si tratterà di vedere quanto e a scapito di chi.
Stesse ambizioni animano Forza Italia, partito guidato dal governatore Roberto Occhiuto. Gli azzurri infatti proveranno a ripetersi nel ruolo di partito guida del centrodestra in Calabria (alle Politiche 2018 presero oltre il 20%, alle Regionali di ottobre il 25% inglobando anche Forza Azzurri). Il listino bloccato dei berlusconiani sarà guidato da Mario Occhiuto, fratello maggiore del presidente della Regione e già sindaco di Cosenza, e da Maria Tripodi, deputata uscente. Dietro loro due l’attuale capogruppo di Forza Azzurri, Giacomo Crinò e Carmela Pedà.
La Lega, invece, proverà a fare leva sul traino del leader Matteo Salvini. Il segretario federale del Carroccio guida la lista del Senato anche in Calabria. Alle spalle dell’ex ministro dell’Interno figurano l’assessora regionale al Welfare, Tilde Minasi, candidata pure nell’uninominale Calabria Sud, il senatore uscente vibonese Fausto De Angelis e Caterina Capponi. L’obiettivo del partito è migliorare il risultato non proprio esaltante ottenuto alle Regionali dello scorso autunno.
C’è poi curiosità sulla reale consistenza elettorale della componente centrista della coalizione. “Noi Moderati” - lista nata dalla fusione dei movimenti tradizionali guidati dai vari Lupi, Toti e Cesa - avrà come front runner Francesco Bevilacqua, con più legislature alle spalle nel centrodestra guidato Berlusconi e Fini. Dietro l’ex parlamentare vibonese figurano Adelina Nesci, Oreste Gualtieri e Caterina Garzaniti.
Centrosinistra
Nella coalizione progressista tutti gli occhi sono puntati sul Pd. I dem schierano come capolista, su precisa indicazione del leader Enrico Letta, il segretario regionale del partito Nicola Irto. A conti fatti, la sua è realisticamente l’unica candidatura con prospettiva di elezione. Il trasloco di Irto da Reggio Calabria a Roma consentirà a Giovanni Muraca - sul quale pende fino al prossimo novembre la sospensione per via della legge Severino - di prendere possesso del seggio liberato a Palazzo Campanella. Con Irto sono in lizza l’ex sindaca di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, l’ex deputato Italo Reale e la dirigente Teresa Esposito. Sono outsider, invece, i candidati di +Europa, formazione guidata a livello nazionale da Bonino e Della Vedova. Al primo posto del listino calabrese figura Valeria Federico, poi Valentina Cosimati e Antonio Casella.
Capolista di Impegno civico al Senato in Calabria è il deputato uscente Giuseppe d’Ippolito, eletto nel 2018 con il Movimento 5 Stelle. Superare la soglia di sbarramento del 3 per cento è l’ambizione di Europa Verde e Sinistra Italiana. Al Senato, per il proporzionale concorreranno il crotonese Orlando Amodeo (capolista) e poi Maria Francesca Lucanto (l’unico riferimento in lista di Sinistra Italiana, di Pedace), Gerardo Pontecorvo e Francesca Agata Polimeni, entrambi reggini.
Movimento 5 Stelle
Immaginare il boom di 5 anni fa è utopistico, per come ammesso dagli stessi rappresentanti del Movimento 5 Stelle, eppure la speranza di riuscire a eleggere almeno un rappresentante nel proporzionale è forte. La lista sarà guidata dall’ex procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, che corre pure in altre regioni. Al numero 2 c’è la deputata Elisabetta Maria Barbuto, poi il senatore reggino Giuseppe Fabio Auddino e l’attivista cosentina Teresa Sicoli.
Gli altri partiti
A sinistra, in Unione popolare, la lista nata dall’incontro tra i movimenti DemA, Potere al Popolo e Rifondazione comunista, il portabandiera sarà Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro. In lista compaiono pure Anna Teresa Gagliardi, Carlo Petitto e Sabrina Gatto. Per quanto riguarda Italia sovrana e popolare, il posto di capolista è occupato da Giuseppe Francesco Modafferi, Immacolata Scruci, Giuseppe Pulvirenti, Denise Serena Albano. In lizza c’è anche Italexit, formazione fondata dal senatore Gianluigi Paragone, qui in Calabria rappresentata nella lista per il Senato da Raffaele Vena, Antonietta Ivana Stranieri, Francesco Fabbiano, Maja Schiavone. Per i Gilet aranciani con l’ex generale Pappalardo correranno Gian Mario Luigi Ferramonti, Pietro Costa, Graziella Tosorat, Martines Provvidenza. Per le “Destre Unite”, invece, ci saranno Giovanni Villari, Angela Trovato, Carmelo Cutropia e Giovanna Grasso. Corrono con “Vita”, infine, Manuela Radicioni e Giovanni Giannuzzi.
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