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Elezioni, Lo scacchiere delle candidature calabresi accende il confronto nei partiti. NOMI | FOTO

Una tornata elettorale da affrontare a strettissimo giro, con l’estate di mezzo, una crisi economica che morde ormai da mesi e uno scenario internazionale come non si vedeva, probabilmente, dalla crisi dei missili di Cuba. Non è certo dei più semplici il quadro politico italiano e, a cascata, anche quello calabrese alle prese con l’individuazione dei candidati. Perché in tutto questo contesto c’è anche da inserire una complicata legge elettorale, la riduzione dei parlamentari e la rivisitazione dei collegi.
Di fatto i posti “in palio” sono diminuiti rispetto al 2018 e il rischio per molti uscenti o aspiranti è quello di essere tagliati fuori. Si capirà qualcosa in più probabilmente nei prossimi giorni (le liste devono essere presentate il 22 agosto) ma qualcosa dovrebbe iniziare a delinearsi già nelle prossime ore, ad esempio in casa Pd con la direzione nazionale in programma per oggi. Tra i dem dovrebbero tentare la conferma, puntando ai listini plurinominali, gli uscenti Antonio Viscomi ed Enza Bruno Bossio, ma in ballo c’è anche il segretario regionale dem e consigliere regionale Nicola Irto; e non intende stare a guardare neppure Carlo Guccione che si aspetta una candidatura. Ma la pattuglia potrebbe crescere ancora, viste le possibili ambizioni di altri consiglieri regionali come Ernesto Alecci e Domenico Bevacqua, ma anche della sindaca di Siderno Maria Teresa Fragomeni. Peraltro, non è ancora escluso che possa arrivare anche qualche candidatura “esterna”, ipotesi certamente invisa al Pd calabrese, a restringere ulteriormente gli spazi.
C’è poi tutta l’area del potenziale terzo polo - Italia Viva (con il senatore uscente Ernesto Magorno in campo) e Azione - da tenere sotto osservazione, perché in assenza di accordi entrambe le forze andrebbero incontro a scenari molto più impegnativi. Attesa per le parlamentarie del M5S, in programma il 16 agosto, che hanno registrato già duemila autocandidature: dovrebbero essere della partita gli uscenti, da Massimo Misiti a Riccardo Tucci, da Alessandro Melicchio a Elisabetta Barbuto e Anna Laura Orrico; sotto i riflettori anche le mosse di Nicola Morra che appena una settimana fa ha annunciato la decisione di non candidarsi.
Sul fronte del centrodestra le acque sono in pieno movimento. A partire dalla Lega, che nei mesi scorsi ha registrato in Calabria fibrillazioni interne tanto che non è escluso che lo stesso Matteo Salvini possa candidarsi nella nostra regione. Intanto l’uscente Domenico Furgiuele è già in pole, mentre la capogruppo in Consiglio regionale Simona Loizzo sarebbe pronta a scendere in campo così come l’assessore Tilde Minasi. Fratelli d’Italia potrebbe puntare oltre che su Wanda Ferro anche sull’assessore regionale Fausto Orsomarso e sulla consigliera Luciana De Francesco.
Forza Italia ripartirebbe da Francesco Cannizzaro e Giuseppe Mangialavori ma si preparerebbe anche alla discesa nell’agone dell’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, fratello del governatore calabrese. C’è poi da osservare cosa farà Noi con l’Italia, dove si potrebbe delineare un ritorno in campo per Domenico Tallini e dell’attuale consigliere comunale, già candidato a sindaco di Catanzaro, Antonello Talerico; una possibilità ancora tutta da constatare ma che potrebbe avere un certo impatto sulla politica del capoluogo di regione.

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