Si muove lungo una doppia linea (o almeno ci sta provando) il Governo, alle prese con la scelta del nuovo commissario ad acta per la sanità in Calabria. Da un lato una necessaria competenza, dall’altro (possibilmente) una certa dose di “calabresità”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - si legge sulla Gazzetta del Sud in edicola - sta continuando a seguire in prima persona il dossier Calabria e se oggi incontrerà i sindaci calabresi non è però escluso che il nome del prossimo commissario finisca per arrivare se non a stretto giro nella prossima settimana. Sul tavolo del presidente ci sono diversi nomi. In pole position quello del manager di origini calabresi Federico Maurizio D’Andrea, ex colonnello della guardia di finanza e con un’esperienza in Mani pulite. Ma anche con un curriculum importante costruito in organismi di vigilanza bancari, in consigli d’amministrazione e come consulente del sindaco di Milano Beppe Sala. In lizza anche l’avvocato romano Jacopo Marzetti, garante dell’infanzia della Regione Lazio, con alle spalle un’importante attività di gestione commissariale della comunità “Forteto” in Toscana, la setta mugelliana al centro di una commissione d’inchiesta parlamentare. In ballo anche l’ex prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, originario di Petilia Policastro. Un altro nome è stato invece lanciato da Matteo Salvini che ha proposto Pellegrino Mancini, direttore del Centro regionale trapianti del Gom di Reggio.