Calabria

Venerdì 22 Novembre 2024

Regionali in Calabria, centrodestra spaccato. Occhiuto: "Manovra di palazzo contro di me"

Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza
Roberto Occhiuto
Jole Santelli
Matteo Salvini e la Lega hanno posto il veto sulla candidatura dei fratelli Occhiuto
Sergio Abramo, sindaco uscente
Mara Carfagna
Mario Oliverio
Francesco Aiello
Pippo Callipo
Silvio Berlusconi

«Attraverso una manovra di palazzo e un atto di grande arroganza e prepotenza nei miei confronti sembrerebbe che sia stata raggiunta l’intesa sul profilo del candidato da proporre a presidente nello schieramento di centrodestra per le prossime elezioni regionali. Un unico obiettivo: tutti, tranne Mario Occhiuto». Lo scrive, in un post su Facebook, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, nei mesi scorsi indicato da Forza Italia candidato governatore della Calabria, ma non gradito alla Lega. Nel post, Occhiuto scrive che «in politica come nella vita credi nella reciprocità, nella bellezza dell’impegno sociale e della amicizia. Sai bene che il palazzo non ti ama. Te ne accorgi quando tanti, troppi, poteri si oppongono al tuo tentativo di fare della Calabria una terra migliore, di introdurre 'la cultura del fare' per creare anche qui finalmente un luogo di opportunità da consegnare ai nostri figli». «Capisci sulla tua pelle - prosegue Occhiuto - il dispiacere e l’amarezza del tradimento da parte di persone che ritenevi amiche e che hai sempre gratificato e che trovi oggi impegnate, con manovre davvero misere, nel tentativo di sostituirti. Non riesci neppure a crederci all’inizio, ma dopo qualche giorno metti in fila tante parole e tanti avvenimenti, e capisci. Eppure io continuo ad aspirare in una Calabria della Bellezza». Per questo - aggiunge Occhiuto nel post - «faccio un appello a tutte le persone libere, ai tanti giovani che credono ancora possibile il cambiamento. E a tutti coloro i quali non vogliono consegnare la nostra regione a chi pensa, magari dall’esterno, di utilizzare la voglia di riscatto dei calabresi per i propri interessi. Dobbiamo ribellarci a tanta violenza e miseria umana travestita di opportunità politica. Non possiamo semplicemente rassegnarci. 'Nessuno può tornare indietro, ma tutti possono andare avantì». Occhiuto, quindi, come si legge anche nell'articolo di Antonio Ricchio pubblicato oggi sulla Gazzetta del Sud in edicola, andrà avanti: ormai è sul piede di guerra e medita il grande strappo. Deluso dall'atteggiamento di Silvio Berlusconi, spalleggiato dal fratello parlamentare azzurro (ancora per quando?), sostenuto dai suoi fedelissimi, il primo cittadino preme sull'acceleratore. Se scissione sarà, lo si capirà a stretto giro. Tra gli insider azzurri c'è chi si mostra ancora prudente: il tentativo del fronte Occhiuto, supportato dietro le quinte dal gruppo che fa riferimento alla vicepresidente della Camera Mara Carfagna, di forzare la mano sarebbe solo finalizzato a mettere pressione al Cavaliere, che ormai ha perso il conto delle falle aperte nel partito. Certamente la strategia messa a punto dall'anziano leader non ha prodotto i frutti sperati. La possibile discesa in campo di Jole Santelli non è riuscita a placare la voglia di protagonismo degli Occhiuto, pronti a rompere con colei che in questi anni più di tutti, dentro Forza Italia, li ha difesi e sostenuti. Intanto, a sinistra ieri è arrivato lo scossone dato da Angela Robbe, che si è dimessa dall'incarico di assessore regionale al Lavoro per sostenere la corsa verso la presidenza della Regione dell'imprenditore Pippo Callipo. Mario Oliverio, invece, governatore uscente, accoglie il sostegno di diversi amministratori locali. Infine, è prevista forse per domani una votazione sulla piattoforma Rousseau per gli attivisti calabresi del Movimento 5 Stelle che saranno chiamati a esprimersi sulla scelta dei vertici di candidare l'economista Francesco Aiello alla presidenza della Regione.

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