Calabria

Domenica 28 Aprile 2024

Regionali in Calabria, nel centrodestra si fa strada il nome di Roberto Occhiuto

Roberto Occhiuto
Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza
Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo
Giuseppe Mangiavalori
Wanda Ferro
Matteo Salvini
Silvio Berlusconi
Giorgia Meloni

Forza Italia è sempre alla ricerca del candidato in Calabria per le prossime regionali del 26 gennaio. Dopo aver posto il veto sull'azzurro Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, la Lega non si sbilancia sull'eventuale sostituto. Matteo Salvini ha fatto sapere che rispetterà i patti come sempre e attende dall'alleato Silvio Berlusconi un nome, che possa essere condiviso. I due leader dovrebbero sentirsi o vedersi in questi giorni per chiudere la partita e avviare la campagna elettorale di un centrodestra che tutti i sondaggi danno favorito per strappare la Cittadella al governatore in carica Mario Oliverio. Secondo gli ultimi boatos raccolti in Transatlantico, a Montecitorio, una soluzione per uscire dall'impasse attuale in cui si trova la trattativa Lega-Fi, sarebbe quello che è stato ribattezzato il "lodo Occhiuto", ovvero la candidatura del fratello di Mario Occhiuto: il deputato Roberto, vicepresidente vicario del gruppo azzurro alla Camera, esponente di spicco dell'ala sudista del partito, insieme a Mara Carfagna. Tra i papabili per la guida della Regione circolati in questi giorni ci sarebbero anche il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo e il senatore Giuseppe Mangiavalori, ma in pole resterebbe l'ipotesi di Roberto Occhiuto che Fi offrirebbe al Carroccio per sciogliere definitivamente ogni nodo sul tavolo e passare alla definizione delle liste. Allo stato, il deputato Occhiuto potrebbe contare su 4 liste civiche già pronte. Nessun problema da parte di Fdi che ha proposto Wanda Ferro, ma Giorgia Meloni ha già fatto sapere che pacta servanda sunt e, secondo lo schema deciso sin dall'inizio con Berlusconi e Salvini, il candidato governatore in Calabria spetterà a Forza Italia. In questa partita, raccontano, potrebbe avere la sua parte anche il voto nella roccaforte rossa dell'Emilia-Romagna, dove tutti i riflettori sono puntati ancora una volta sulla Lega.

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