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Reggio, la musica di Gaetano capace di andare “Un po’ più in là”

Un reggino tra gli autori del brano cantato da Malika Ayane che aspira a diventare l’inno di “Milano-Cortina” 2026

Da Reggio Calabria a Milano, o ancora di più dal quieto San Sperato al dinamico Niguarda, il percorso di Gaetano Dino Chirico si sta spingendo sempre “Un po’ più in là” come recita il titolo di una delle due canzoni candidate a diventare l’inno ufficiale delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Il percorso di selezione, realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura e il Ministero dell’Università e della Ricerca, ha coinvolto i conservatori, gli istituti, le bande e le corali di tutta Italia.
È stato il maestro Beppe Vessicchio a curare la direzione artistica dell’iniziativa che ha portato alla scelta dei due brani finalisti presentati dal corpo musicale “La Cittadina San Pietro Martire di Seveso” della provincia di Monza e Brianza e dal “Cpm Music Institute” di Milano, scuola fondata a presieduta da Franco Mussida.
Dopo la prima scrematura fra le tante proposte arrivate da istituti e realtà di 9 regioni d’Italia, adesso sono due quelle rimaste in gara nel contest organizzato in una logica di partecipazione attiva del pubblico: i due brani sono stati presentati a Sanremo rispettivamente da Malika Ayane e Arisa, che saranno presenti assieme alla delegazione italiana alla cerimonia di chiusura dei Giochi invernali di Pechino 2022, quando la bandiera olimpica e quella paralimpica saranno consegnate nelle mani del sindaco di Milano e di quello di Cortina. C’è tempo fino al 22 febbraio per esprimere la propria preferenza. E in una delle due proposte, cantata da Malika Ayane, c’è una quota parte reggina di peso. Gaetano è infatti uno dei “Fantastici 4” allievi del corso di Writing&Production, che all’interno del Cpm Music Institute hanno realizzato il brano “Un po’ più in là”. Marco Pezzali, Veronica Gori e Giovanni Muggeri gli altri tre. Da aggiungere che anche Giovanni Muggeri ha un po’ di sangue reggino nelle vene, dato che suo padre è di qui.

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