Il porto di Gioia Tauro come leva di sviluppo non solo della Calabria ma dell’intero Paese che potrà offrire anche nuove opportunità al settore energetico nazionale. Se ne è parlato oggi nella città portuale, prima tappa del il roadshow territoriale di The European House - Ambrosetti che porterà alla seconda edizione dell’evento in programma il 19 e 20 maggio 2023 nella cittadina campana. L’evento è parte di una piattaforma pubblico privata nazionale e internazionale che unisce, in un unico «Think Tank», le migliori istituzioni, imprese e rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, per costruire, valorizzare e comunicare una nuova visione una nuova visione mediterranea strategica per l’Italia e l’Europa. Durante l’incontro di Sorrento è stato presentato un Libro Bianco in cui sono state individuate 8 aree di focalizzazione (economia del mare; nuovi corridoi energetici e green transition; investimenti infrastrutturali; settore turistico; specializzazioni produttive; centro di competenze per le università; comunicazione; governance) per rilanciare il Sud Italia come baricentro di una strategia di crescita e di cooperazione dell’intero bacino del Mediterraneo e dell’Europa. Dal documento è emerso in maniera evidente come il Sud presenti enormi potenzialità per lo sviluppo di alcune aree strategiche in quanto «serbatoio» di rinnovabili del Paese funzionali alla transizione energetica, tanto più nell’attuale contesto geo-politico internazionale. I porti del Sud Italia vantano numerosi primati nella movimentazione di passeggeri e nel crocierismo, sia a livello nazionale che internazionale, insieme ad un ecosistema di poli industriali e imprese di grandi dimensioni leader nel Paese e nel Mondo con specializzazioni industriali rilevanti e punte di eccellenza nell’high-tech. Tutto questo patrimonio potrà essere rafforzato dall’iniezione di investimenti infrastrutturali programmati, a partire dal PNRR che prevede un grande impulso per il Sud nei prossimi anni: la programmazione 2021-2027 mette infatti a disposizione del Sud Italia oltre 200 miliardi di euro di investimenti pubblici. La tappa odierna di Gioia Tauro è stata la prima di una serie di appuntamenti finalizzati ad organizzare dei tavoli di lavoro strategici per coinvolgere attivamente i territori e i relativi interlocutori, in modo da raccogliere e sviluppare proposte e soluzioni per proseguire il percorso programmatico avviato con il Libro Bianco. Questo motore di crescita potrà certamente essere volano di attrazione di ulteriori investimenti privati nazionali e multinazionali nella regione che possano incentivare lo sviluppo del tessuto produttivo in sinergia con lo sviluppo della Zona Economica Speciale (ZES) della Calabria, i quali darebbero accesso alle imprese insediate al loro interno ad importanti incentivi (crediti e riduzioni d’imposta, possibilità di istituire zone franche doganali, semplificazioni amministrative, accesso alle infrastrutture e ai servizi esistenti, rafforzamento della logistica e dei trasporti, ecc.). Tutti questi aspetti - è stato evidenziato - avranno un impatto positivo sulla regione caratterizzata però oggi da alcuni punti di fragilità, tra cui un PIL pro capite inferiore del 42% rispetto alla media italiana ed un sistema infrastrutturale di trasporto, digitale e sociale meno sviluppato della media dell’Italia. La Calabria si posiziona infatti come ultima regione italiana per investimenti pro capite, penultima per intensità degli investimenti in ricerca e terzultima nei livelli di occupazione, in peggioramento già prima del COVID (0,1 p.p. tra 2010 e 2019). Al tempo stesso però - rileva lo studio - esistono delle potenzialità e punti di forza rilevanti su cui fare leva per un rilancio della regione. Ad esempio, la Calabria è terza per crescita della spesa in Ricerca e Sviluppo sul PIL e registra una crescita degli investimenti superiore alla media italiana. La regione è al secondo posto in Italia per tasso di imprenditorialità giovanile (superiore alla media italiana) e il turismo contribuisce al 13% del Valore Aggiunto regionale, il secondo valore più alto nel Sud Italia, in quanto la Calabria può vantare un patrimonio naturalistico, ambientale e culturale unico nel Paese e in Europa accogliendo nei suoi territori il 30% della biodiversità complessiva europea. Inoltre, la Calabria è al quinto posto in Italia e al secondo posto nel Sud per quota di consumi energetici coperti da energia da fonti rinnovabili ed è la prima regione italiana per quota di superficie agricola utilizzata per colture biologiche, con il settore dei prodotti D.O.P. e I.G.P. che in Calabria vale 46 milioni di euro.
Occhiuto, porto deve produrre ricchezza per Calabria
«Ringrazio Valerio De Molli e The European House - Ambrosetti per questa tappa di 'Verso Sud’e per l’attenzione che stanno rivolgendo alla Calabria. Sono presidente di Regione da poco più di un anno e mi sono dato una regola: parlare poco dei problemi, lavorare sodo per risolverli, e raccontare al Paese e non solo le straordinarie opportunità del nostro territorio. Una di queste opportunità è rappresentata dal porto di Gioia Tauro, una infrastruttura che ogni anno movimenta 3 milioni e 600mila container, numeri eccezionali, ma che al momento non produce ricchezza per la regione». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, parlando a Gioia Tauro, prima tappa del roadshow territoriale di The European House - Ambrosetti che porterà alla seconda edizione che si terrà il 19 e 20 maggio 2023 a Sorrento. «La mia sfida - ha detto Occhiuto - è quella di sviluppare sempre più questa grande opera, attraendo nuovi investitori, per sviluppare il retroporto con attività che possano creare lavoro e crescita per la Calabria. Un progetto chiave, che ha incontrato negli ultimi giorni anche il sostegno del premier Giorgia Meloni, è quello del rigassificatore. Dobbiamo agire in modo strutturale per garantire al nostro Paese un’indipendenza energetica divenuta non più rinviabile anche in relazione ai recenti stravolgimenti geopolitici. Il rigassificatore andrebbe in questa direzione - ha affermato Occhiuto - e ci permetterebbe, allo stesso tempo, di attivare una piastra del freddo e di costruire nella zona del retroporto un grande distretto agroindustriale per potrebbe congelare prodotti per buona parte d’Europa. Questi gli obiettivi che mi auguro di raggiungere, per dare alla Calabria opportunità, prospettive e futuro».