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La Calabria al Salone del Libro di Torino: ecco il Festival d'Autunno

Un festival nel festival. Non soltanto case editrici al “Salone del libro” di Torino. Ma anche uno spazio, tra le centinaia di stand, dedicato ai più importanti festival che si tengono in tutta Italia. E tra questi, a far parlare della Calabria, anche il Festival d'Autunno che per l'occasione ha proposto al pubblico del Superfestival (questo il nome dell'area dedicata alle più importanti rassegne culturali italiane), la proiezione del docu-film sull'epoca bizantina dal titolo “God blessed Calabria”.

Una produzione originale del Festival d'Autunno e della società Historia, la cui regia è stata firmata dal regista veneto Erminio Perocco che. ha spiegato il direttore artistico Tonia Santacroce, è stato scelto «perché volevo una persona che non conoscesse troppo da vicino la nostra regione affinché la potesse raccontare senza nessun tipo di condizionamento affettivo. Avevo in mente una narrazione dal taglio veloce, ritmata, moderna: in questo Erminio  è tra i più bravi registi italiani».

Del resto, ha spiegato al pubblico e all’assessore regionale alla cultura Maria Francesca Corigliano il giornalista Davide Lamanna, Perocco è sceneggiatore e regista di fama, docente di scrittura creativa dell’Università Cattolica di Milano, oltre che essere stato, per anni, il direttore creativo della più importante agenzia di comunicazione italiana, l'Armando Testa, realizzando spot per i più grandi marchi italiani e internazionali.

Santacroce ha spiegato anche le ragioni del focus sulla Calabria bizantina: «Tutti conosciamo la storia magno-greca della Calabria ma di quella bizantina si sa davvero molto poco. In realtà si tratta di un'epoca molto felice in cui la regione è stata lo scenario naturale dell'incontro tra diverse culture e, nello specifico, tra la religione cattolica e quella ortodossa». «Ho scoperto una terra in cui le culture si fondono – ha raccontato Perocco–  e le persone che abbiamo intervistato sono stati capaci di rivelare la percezione di una bellezza che si nasconde. In Calabria c'è sempre qualcosa che sfugge al primo sguardo: il turista che si appresta a visitarla deve saperlo e non limitarsi solo all'apparenza».

Il titolo God blessed Calabria «è certamente provocatorio – ha detto – in quanto si tratta del modo i cui i presidenti americani hanno parlato della loro terra così ricca. Per la Calabria di oggi potrebbe sembrare azzardato ma in quell’epoca è stata davvero una terra benedetta da Dio». Immagini mozzafiato, testimonianze qualificate, il tutto in poco meno di venti minuti, fanno di God blessed Calabria uno spot per la regione: «Ed è anche per questa finalità che lo abbiamo prodotto», ha fatto notare  Santacroce.

«Lo abbiamo proiettato a Londra nella sede dell'Accademia italiana di cultura Artstur affascinando quanti hanno poi deciso di trascorrere le loro vacanze in Calabria». Spazio anche per un bilancio sul Festival d’Autunno, molto apprezzato da Francesco Perrotta, presidente di ItaliaFestival,  che ha introdotto il dibattito.

 

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