Si è spento nei giorni scorsi all'età di 84 anni Gaetano Macrì. Una persona normale, se non fosse per una grandissima passione per la bicicletta che, nonostante l’età, ha cavalcato fino a pochissimi giorni prima della morte, percorrendo non pochi chilometri a ogni uscita. Originario di Taurianova, Macrì era iscritto alla “Asd Ciclotour”, squadra amatoriale di Acquaro, presieduta da Francesco Iorfino, con cui ha partecipato a numerose iniziative, tra cui i Bec, le pedalate ciclistiche per le strade della provincia. Ultimi in ordine di tempo quello delle Serre dello scorso giugno, di ben 72 chilometri e, a ottobre, quello di Monteross Calabro, più o meno la stessa lunghezza. Padre di tre figlie è emigrato prima in Francia e poi in Svizzera, dove si spostava sempre in bici. Rientrato verso i 45 anni a Taurianova Gaetano Macrì ha scoperto la sua passione agonistica per la disciplina e, da allora, fino quasi alla morte, non è mai sceso dalla sella, su cui ha macinato fior di chilometri sulle strade della Calabria, partecipando a numerose gare e vincendone pure (andava fiero del trofeo di campione regionale a cronometro). Una passione sconfinata per lui che, da contadino, non era rado si alzasse presto la mattina per andare in campagna, poi una doccia, e subito in bici, per poi rientrare e tornare ai lavori della campagna. Rarissima testimonianza dell’amore verso uno sport, che, ovviamente, negli ultimi tempi era diventato un hobby cui Gaetano si dedicava con passione e dedizione. Rarissimo esempio di caparbietà, apprezzato e stimato dai suoi compagni di squadra, che lo ricordano con tanto affetto, e da quanti, nelle varie competizioni, lo hanno conosciuto e hanno amato questa sua voglia di mantenersi attivo. I tanti selfie alle numerose competizioni, con tanto di striscioni d’incitamento ne sono la testimonianza. L’ultima pedalata, quella verso il cielo, sarà stata la più dura per i suoi cari. Ma per lui è stata una passeggiata. A nome dei compagni della “Asd Ciclotour”: “ciao Gaetano”.