Rito abbreviato. L’ex poliziotto Maurizio Abate, 52 anni, accusato dalla procura di Cosenza di essere l’autore dell’omicidio della ventiduenne Luisa Gabriele, di Rose, comparirà davanti al gup bruzio, Alfredo Cosenza, lunedì prossimo.
Abate, difeso dagli avvocati Marco Facciolla e Francesco Muscatello, ha scelto il rito alternativo per essere processato sulla base degli atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero. Un azzardo? I difensori ritengono sia una decisione sensata considerando il contenuto del provvedimento con cui il Tribunale della libertà di Catanzaro annullò il provvedimento emesso contro l’imputato. I giudici del Riesame misero in discussione l’impianto accusatorio che la magistratura inquirente aveva costruito per ottenere l’arresto di Abate. Sebbene l’ex poliziotto si trovi ormai a giudizio le indagini non sono finite: il pm Antonio Tridico ha infatti disposto un accertamento sul telefonino della vittima affidato ai carabinieri del Racis. L’avvio di questo ulteriore approfondimento investigativo è stato bollato dai difensori del cinquantaduenne sospettato del delitto, come tardivo e fuori tempo, inducendoli a motivare una formale istanza di protesta inviata sia al togato titolare dell’inchiesta che al procuratore capo, Mario Spagnuolo. La vittima viene rinvenuta senza vita in un boschetto di Montalto Uffugo, il 9 gennaio del 2005.
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