La Calabria da oggi si immerge nella zona gialla, con misure soft, proprio mentre il virus aggiorna la storia di questa nostra terra con numeri che nutrono una curva in crescita. Giovani, tanti giovani, soprattutto bambini e ragazzi, all’interno di una contabilità quotidiana che descrive i movimenti di questa nuova ondata di piena che sta piegando anche gli ospedali. L’ultimo report di giornata segnala un nuovo picco di positivi (+453) nelle ultime 24 ore con soli 5.694 tamponi e un tasso di positività che sale fino al 7,96%. E l’incidenza continua a dilatarsi. Negli ultimi sette giorni (quelli compresi tra il 6 dicembre e ieri) ha toccato i 134 casi per 100mila abitanti. Una narrazione che descrive anche la sofferenza dei servizi assistenziali sempre più affollati di pazienti covid. Prima soglia superata nelle due aree ma ieri è nei reparti ordinari che si è registrato un nuovo rialzo con un saldo di 5 ricoverati in più. Due intubati in meno, invece, nelle terapie intensive. E 3 decessi.
La rivoluzione di Occhiuto Mancano medici, infermieri, operatori sanitari. Mancano interi reparti per affrontare le cifre sempre più alte di contagiati in questa terra sofferente. Il governatore-commissario, Roberto Occhiuto, lo sa benissimo, per questo ha preteso di mettersi a capo di un sistema salute regionale che il piano di rientro ha ridotto alla canna del gas.
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