Il futuro del Corap, dei suoi 97 dipendenti e dunque delle aree industriali calabresi è denso di nubi. Nella manifestazione di protesta tenutasi stamani alla Cittadella regionale, i sindacati confederali hanno sottolineato come sia preminente l’esigenza di conoscere quali sono le decisioni sull’ente strumentale della Regione Calabria che tra le sue prerogative avrebbe anche quella della gestione degli impianti di depurazione. Continui cambi di direzione della politica regionale e la mancanza di un piano industriale che dia certezze sul futuro, si uniscono ad un monte debitorio più che considerevole: 50 milioni di euro sono quelli ammessi alla liquidazione, ma altri 30 sono rimasti fuori. E poi ci sono sette mesi di arretrato sugli stipendi per i 97 dipendenti che comprendono anche gli emolumenti alla cassa previdenziale per un totale di oltre 3 milioni di euro. Il sit-in dei lavoratori e dei sindacati ha preceduto l’incontro con l’assessore regionale alle Attività Produttive Fausto Orsomarso che nella tarda mattinata di oggi ha ricevuto una delegazione composta dai tre segretari di Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil, Alessandra Baldari, Luciana Giordano ed Elio Bartoletti.