Sono accesi, in funzione, collegati alla rete elettrica e, qualora andasse via la corrente, hanno a corredo un gruppo di continuità che consente di fare in modo che le macchine non si spengano. Sono due ultra-congelatori che mantengono le celle alla temperatura di 80 gradi centigradi e sono collocati all’interno del presidio Ciaccio dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro. I due frigoriferi, al momento, sarebbero vuoti e pronti, eventualmente a ospitare i vaccini che dovessero arrivare a Catanzaro. Anche perché lo spazio per i flaconcini non è mai abbastanza e, in vista di una vaccinazione di massa, avere un posto in più dove stoccare il medicinale non è mai un’ipotesi da scartare. Certo, bisognerebbe in questa prima fase verificare se i macchinari potrebbero essere idonei a ospitare i vaccini (ad esempio non si sa se i frigoriferi sono stati sottoposti a controlli per essere sicuri della loro funzionalità) ma sicuramente le verifiche del caso potrebbero essere molto rapide e, soprattutto, a costi decisamente più bassi rispetto all’acquisto di nuovi ultra-congelatori.
La gara d'appalto
Cosa che, è bene sottolineare, è stata fatta. L’Azienda ospedaliera, infatti, ha già avviato la gara per l’acquisto di tre ultra-congelatori da 800 litri ciascuno, come da richiesta del delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro. Negli stessi termini si è mossa l’Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini”, che ne acquisterà uno da 700 litri. Si tratta di congelatori in grado di garantire lo stoccaggio e conservazione dei vaccini a una temperatura di -80°, quindi più potenti di quelli standard. La richiesta di Belcastro mirava a capire quale fosse la disponibilità nell’area centrale, per questo si è rivolto anche alle strutture ospedaliere di Vibo Valentia e Crotone così come alle altre principali realtà sanitarie calabresi, da Reggio Calabria a Cosenza. Evidentemente questi congelatori ospitati nel presidio Ciaccio dell’Azienda ospedaliera sono “sfuggiti” alle verifiche. Una dimenticanza, una svista, senza dubbio. Ma i due frigoriferi potrebbero essere utilizzati per far confluire nel capoluogo di regione una dose maggiore di vaccini rispetto a quella programmata sinora. Inoltre, aspetto da non sottovalutare, le gare d’appalto di solito sono sempre soggette a lungaggini burocratiche che potrebbero protrarsi per lungo tempo (si pensi solo agli innumerevoli ricorsi al Tar che vengono effettuati in occasione delle gare d’appalto). Potrebbe non essere questo il caso, senza dubbio. Ma perché non utilizzare delle macchine già acquistate, funzionati e che basterebbe poco per utilizzare come stoccaggio dei vaccini?
La manutenzione
Il problema potrebbe essere la manutenzione. Già, la manutenzione. Così come sta avvenendo per l’Unità di ricerca biotecnologica di Aprigliano, in provincia di Cosenza. Qui gli ultracongelatori ci sono. Come a Catanzaro. Ma i frigoriferi, acquistati con fondi provenienti da progetti di ricerca, mancano di manutenzione. Un’incombenza quest’ultima che un protocollo stipulato nove anni fa affidava e – senza dubbio continua ad affidare – all’Azienda ospedaliera. La quale proprio in quest’ultimo anno si sarebbe data latitante.
Ecco questi sono i problemi ai quali il commissario alla Sanità, Guido Longo, deve porre rimedio. Perché è più facile stipulare un contratto di manutenzione per i frigoriferi già esistenti o provvedere all’acquisto dei nuovi (e anche in questo caso bisognerebbe pensare all’assistenza)? Domande alla quali necessitano risposte. Per il bene dei calabresi.
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