Il sopralluogo di Alfonso Bonafede e Nicola Gratteri segna l'atto di nascita dell'aula bunker più grande del Sud. Il ministro della Giustizia e il procuratore di Catanzaro sono arrivati pochi minuti fa nell'ex area industriale di Lamezia dove un edificio da 3300 metri quadrati messo a disposizione dalla Fondazione Terina ospiterà, tra poco meno di un mese, il maxiprocesso scaturito dall'inchiesta Rinascita-Scott. Alla sbarra centinaia di imputati tra boss, presunti affiliati e gregari delle cosche del Vibonese che, secondo l'accusa, avrebbero goduto di un sistema ben rodato di politici, imprenditori e professionisti al loro servizio. Il processo con rito ordinario inizierà il 13 gennaio e con il sopralluogo di oggi arriva a compimento il lavoro febbrile di questi mesi necessario a rendere l'immobile adatto a ospitare circa 600 avvocati oltre che magistrati, pubblico e oltre 300 imputati. Gratteri è arrivato alla guida della sua auto blindata mentre tutta la zona è sorvolata da elicotteri delle forze dell'ordine. Tra i presenti anche il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo che da sostituto procuratore ha seguito per anni le indagini delle Dda di Catanzaro sulle cosche vibonesi.
Bonafede: "Lo Stato è presente. I processi si celebrano qui, in questa terra"
“È il momento in cui le istituzioni dimostrano che se si vuole realizzare un progetto anche di questa portata lo si porta a termine anche in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. Inoltre deve essere chiaro che i processi di 'ndrangheta, anche quelli più impegnativi, si celebrano qui, in questa terra, e che lo Stato è presente. È anche un messaggio di vicinanza ai magistrati, agli avvocati e a tutti gli operatori della giustizia che operano sul territorio i condizioni difficili”. Sulla carenza di magistrati il ministro ha aggiunto: “Da quando sono ministro mandati 22 magistrati in più in questo distretto”.
Spirlì: "Questo giorno lo dobbiamo a Jole Santelli"
«L’importanza di questa giornata sta nelle parole del procuratore Gratteri, che ha ringraziato la Regione Calabria nella persona del presidente Jole Santelli. Questo giorno lo dobbiamo a Jole e alla sua intuizione politica. É un altro grande regalo che lascia ai calabresi, a 60 giorni dalla sua scomparsa». Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, al termine della visita alla nuova aula bunker del distretto di Catanzaro in cui verrà ospitato il maxiprocesso “Rinascita Scott”. Al sopralluogo hanno partecipato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri. il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, e il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso.Lo scorso luglio la Giunta regionale, presieduta dalla compianta presidente Santelli, aveva approvato una delibera con la quale era stata messa a disposizione del ministero della Giustizia un immobile di 3.300 metri quadri nell’area ex Sir. Subito dopo, era stato firmato il protocollo d’intesa.«La Regione – sottolinea Spirlì – ha concesso gli spazi per consentire l’utilizzo questa parte della Fondazione Terina. La giustizia trionferà e finalmente quella malavita, che da secoli devasta questa terra, sarà sconfitta, anche grazie a Jole».
Gratteri: "Massimo controllo"
«Si tratta – ha spiegato il procuratore Gratteri durante il sopralluogo – di una vetrina per L’Italia che combatte le mafie. C’è un’attenzione mediatica mondiale. Questa è un’aula all’avanguardia, basti pensare che ci sono 64 telecamere di controllo, il massimo per questo Paese».
Falvo: "Utilizzo da metà gennaio"
«Finalmente – ha commentato il procuratore Falvo – quest’aula vedrà la luce. I lavori sono stati realizzati in tempi record, grazie anche alla testardaggine di Gratteri. L’aula sarà utilizzata da metà gennaio. È una grande opportunità per la giustizia italiana. La ‘ndrangheta deve essere processata qui dove nasce e prolifera. La presenza del ministro è il riconoscimento di un impegno da parte di tutti».