Calabria

Venerdì 22 Novembre 2024

La barca a vela dei migranti abbandonata a Capopiccolo rispunta a... Cirò Marina

 
 
barca alla deriva di Crotone
 
 
 

La barca a vela, senza albero, abbandonata alla deriva, a largo di Capopiccolo, dopo il rocambolesco sbarco di immigrati, nella nottata del 4 dicembre, è rispuntata nella tarda mattinata a Cirò Marina: a sessanta miglia più a nord. L’imbarcazione, in veloce avvicinamento nel mare mosso, è stata avvistata dalla terraferma, attorno alle 11,30; sballottata dalle onde, l’imbarcazione azzurra, ha rischiato di infrangersi, prima, contro gli scogli della diga paraonde del porticciolo; la fortunata combinazione del gioco delle correnti e del vento di scirocco, ha fatto sì che lo scafo evitando l’impatto, venisse spinto oltre l’imbocco del porto; qui, è miracolosamente passato indenne nel varco tra due scogliere poste orizzontalmente alla costa; quindi, ha finito il suo lungo viaggio “in solitaria” arenandosi sulla spiaggia: sotto lo sguardo di numerosi cittadini assiepati sul lungomare, a lato del lido Trabajadores. Quella barca a vela, partita dalle coste turche, nei giorni scorsi ha navigato sul mare Egeo e poi sullo Jonio con a bordo i 72 migranti, tra i quali 10 donne e 10 bambini, che nella nottata di venerdì sono stati soccorsi a Isola Capo Rizzuto dalla motovedetta della capitaneria di porto, comandata dal primo maresciallo Alessandro Funtò. L’equipaggio della Guardia costiera si era lanciato nel mare in burrasca dopo la richiesta di aiuto, giunta dall’imbarcazione che, con il suo carico di cittadini curdi ed afgani, i era trovata in difficoltà a causa delle pessime condizioni marine. Raggiunti, a 40 miglia di distanza, gli immigrati, intirizziti dal freddo e con la paura negli occhi, sono stato trasferiti in una difficile e complicata operazione di trasbordo, dai militari della marina nella Motovedetta Cp 321. Dopo l’arrivo nel Porto di Crotone, i migranti sono stati trasferiti nel Centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto dove, nell’ambito delle misure anti covid, dopo essere stati sottoposti a tampone, stanno trascorrendo la quarantena prevista dalla procedure per contenere la diffusione del virus.

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