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Cocaina sudamericana e hashish africano in Calabria, chieste condanne per oltre un secolo - Nomi e foto

La Dda tira le fila dell’operazione antidroga “Ossessione” – che portò alla luce un imponente giro di cocaina proveniente dal Sudamerica e di hascisc dal Nord Africa – e richiede condanne per otre un secolo di carcere nei confronti di dodici dei tredici imputati che hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato.

In particolare il pm distrettuale Annamaria Frustaci - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola -, al termine della sua requisitoria, ha chiesto al gup pene che oscillano dai 18 anni ai 4 mesi. Le richieste di condanna più alte (18 anni di detenzione) sono state invocate dal pm nei confronti di Francesco Carmelo Ceravolo, 67 anni, di Montebello Jonico; Giorgio Mariani, 62 anni, di Genga e Ivo Menotta, 40 anni, di Tradate.

Dodici anni di carcere sono stati invece chiesti per Santo Tucci, 64 anni di Catania, mentre di 10 anni è la richiesta di condanna avanzata a carico della venezuelana Gina Alessandra Forgione, di 37 anni. E ancora pene per complessivi 24 anni (cioè otto per ciascun imputato) sono stati chiesti per Giuseppe Accursio, 67 anni di Licata; Daniele Bosco, 42 anni, jugoslavo e Carlo Cuccia, 40 anni di Tradate. Invece per Gianfranco Carugo, 71 anni di Cerro Maggiore la richiesta di pena è stata di cinque anni di reclusione e 3 mesi. Infine 4 mesi di carcere ciascuno sono stati chiesti dal pm Frustaci per il collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso, 33 anni di Nicotera, le dichiarazioni del quale hanno consentito a Dda di Catanzaro e Guardia di finanza a stringere il cerchio sul traffico transnazionale di droga; Pantaleone Perfidio, 33 anni di Cinquefrondi e residente a Nicotera e Giovanni Battaglia, 34 anni di Reggio.

Stralciata al prossimo 19 giugno (data in cui si ritornerà in aula) la posizione di Tonino Mazzaferro, 42 anni, Siderno.

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