Fascino immutato e sguardo intenso, nonostante il passare del tempo, Richard Gere è stato accolto calorosamente al dodicesimo piano della Cittadella regionale, dove è stato ricevuto dalla vicepresidente della giunta calabrese Giusi Princi e dall’assessore al Turismo Fausto Orsomarso. Il protagonista di film romantici indimenticabili come Pretty Woman e Ufficiale e gentiluomo, di cui quest’anno ricorrono i 40 anni dall’uscita, attore e attivista dei diritti umani, icona del cinema, è stato l’ospite più atteso del Magna Graecia Film Festival a Catanzaro. Accompagnato in conferenza stampa dal direttore artistico della kermesse cinematografica Gianvito Casadonte, Gere ha risposto alle domande dei giornalisti, sorseggiando una tazza di tè. «Vedo dei volti sorridenti in questa sala – ha esordito l’attore di Filadelfia – e questo mi rende felice. Sono felice di essere tornato in Italia, che considero la mia seconda casa e sono felice di essere nel Sud Italia, è la mia primissima volta in Calabria. Un luogo meraviglioso, sorvolando in aereo si vedono montagne, colline e una costa stupenda. Tenete questi luoghi come un segreto, così da preservarne la bellezza il più a lungo possibile. Quello che oggi ci porta a essere qui insieme – ha aggiunto – è il cinema, sono i film. Non so, adesso con la pandemia, cosa succederà al cinema, se ci sarà un cambio radicale, nel modo in cui i film si realizzano, si vedono. Credo però che il cinema troverà sempre il suo spazio, in festival come questo in particolare, dove non c’è un intento di natura commerciale, ma dove si respira senso di comunità e di condivisione del racconto e dove c’è la partecipazione non solo della gente, ma anche dell’amministrazione e dell’industria locali che danno il loro supporto e sostegno». Rispondendo alla domanda sulla sua fede buddista, Gere ha dichiarato che ci dovrebbero essere tante religioni, quanti esseri umani. «Ciò che conta – ha detto – è che ciascuno sia felice, a suo modo, seguendo la sua strada». Di sogno che si avvera ha parlato il direttore artistico Casadonte. «È sempre stato nei miei sogni poterlo portare qui, questo è un pezzo di storia che si realizza – ha detto – quando ho iniziato 19 anni fa non era pensabile tutto ciò, era complicato realizzare un sogno del genere, però quello che voglio dire ai ragazzi la perseveranza nel sogno, l’amore per quello che si fa può portare grandi cose. Quindi ai ragazzi dico: sognate, perché si può realizzare il sogno. Tutto questo un giorno diventerà un film, ne sono sicuro, perché in questi nove giorni abbiamo raccontato un’altra Calabria, una bella Calabria». Ha scherzato con Gere, l’assessore Orsomarso, ricordando che quando nelle sale veniva proiettato Ufficiale e gentiluomo, lui aveva appena 11 anni. «Ringraziamo chi produce buona accoglienza – ha detto – come il Magna Graecia Film Festival, a partire dal suo direttore artistico. Ovviamente la presenza di Richard Gere, un’icona internazionale, è importante, perché noi ci auguriamo che tutti i nostri ospiti, a partire da queste star internazionali, possano testimoniare un luogo che ha bisogno di tanto amore, ma che può dare tanto amore». Presenti in sala anche il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il presidente della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande e l’orafo Michele Affidato che ha realizzato le statuette del festival. Assente il presidente della Regione Roberto Occhiuto che, trattenuto a Roma per impegni istituzionali, ha inviato un video messaggio di saluti e ringraziamento all’attore americano per gli apprezzamenti sulla Calabria.