Il blu del cielo si confonde con lo specchio di mare a Corigliano Calabro, quando, la nave attracca al porto. I migranti, uno accanto all'altro hanno occhi persi nel vuoto. I soccorritori sono muniti di tute, guanti e mascherine. Le operazioni di accoglienza consolidate. Gli operatori del ministero della salute effettuano un primo controllo ai giovani uomini che con disciplina restano immobili in fila. I casi sospetti vengono inviati nella tenda medica dove volontari della Croce Rossa, medici del 118 di Cosenza ed una unità di infettivologi procede ad esami più accurati " Secondo i primi controlli- dice Sergio Coscarella- medico del 118- queste persone non presentano patologie particolari" " Qualche malore dovuto al sole". Sembra estate nella città dello Ionio, 25 gradi, i migarnti, 94 uomini e 16 donne, parlano con i mediatori, vengono dall'Africa, i piedi scalzi ed in mano, qulache busta di plastica, le loro valigie verso un'altra vita. Probabilmente cristiani, qualcuno porta ben in vista al collo, la coroncina del rosario. Sul molo le forze dell'ordine individuano e portano via i presunti scafisti. Il sindaco di Corigliano Calabro, Giuseppe Geraci, è preoccupato. Incollato al telefono segue di persona, come è avvenuto negli sbarchi precedenti, tutte le fasi post sbarco. "Stiamo sostenendo le spese- dice- finora 50mila euro, che ci saranno rimborsate prima o poi, ma non è per le spese, ma perchè questa organizzazione che dobbiamo mettere a disposizione ci distoglie da cose molto importanti come l'ordine pubblico. " " Oggi assicuriamo l'assistenza- conclude- grazie all'intercessione del prefetto. ma la prossima volta dovranno precettarci". I pulmann sono pronti per la nuova destinazione dei migranti provenienti dalla Libia e soccorsi a 20 miglia dalla costa. La città teme ulteriori sbarchi, intanto i pulmann si allontanano. I migranti saranno ospitati nei centri di Aprigliano, Castiglione Cosentino, Longobardi, Briatico e S. Andrea allo Ionio.
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