Stamattina la scuola dove Fabiana studiava, l’istituto “Luigi Palma” era vuoto. Gli studenti erano tutti al corteo che ha attraversato la città, che è arrivato fino al luogo dove la sedicenne è stata barbaramente uccisa. Nell’aula deserta sul banco di Fabiana un mazzo di fiori, un accendino e unac cicca di sigaretta, probabilmente fumava. E poi tanti bigliettini con frasi strazianti d’affetto, d’amore, di rimpianto dei suoi amici disorientati e distrutti da un evento assurdo. Tra le varie scritte lasciate da Fabiana risalta quel “Davide e Fabiana” cosi come sul muro colorato un altro “Davide M. e Fabiana L. 7.4.2011 e un cuore”, risalente al periodo dell’innamoramento, quando la ragazzina un po’ ribelle, dolce, amante della musica e del ballo pensava che quel ragazzo poteva essere il grande amore, anche se con il tempo si è dovuta ricredere, ha fatto i conti con il disagio e la violenza del diciassettenne che le sono costate la vita. Per strada ai balconi molte lenzuola bianche con scritte contro la violenza sulle donne. Sul luogo del massacro, sorvegliato dai carabinieri e ancora sotto sequestro, uno striscione e tanti fiori. Davanti la scuola anche tante scarpe con un fiocco rosso, simbolo della tante donne vittima del femminicidio, di amori malati. Alcune lasciate dalle amiche di Fabiana che fanno danza e che lei amava tanto.