Interessante scoperta a Longobucco, centro montano del cosentino, nel cuore della Sila greca. Alcuni ragazzi hanno individuato un pino laricio ultracentenario. Ha una circonferenza di circa 9 metri ed è alto quasi 30, un’opera d’arte della natura. Il suo habitat è situato a circa 1100 metri non molto lontano dal centro storico ed è facilmente raggiungibile attraversando un sentiero abbastanza comodo e sicuro. L’esemplare è la chiave di volta di un’ecosistema complesso che si sviluppa attorno alla sua esistenza, e che garantisce la vita di numerose specie animali e vegetali. La specie non è minacciata e il popolamento è globalmente in buono stato di conservazione. Considerato come una pianta di particolare interesse naturalistico, scientifico e, in passato, anche economico il pino laricio ultracentenario nel territorio del comune di Longobucco rappresenta meta predestinata di flussi turistici alla riscoperta non solo della cultura e delle tradizioni, ma anche riscoperta delle bellezze naturali di Longobucco. Una risorsa che va incentivata e potenziata. In questo periodo di crisi, di mancanza di lavoro, il turismo ecosostenibile può diventare una grande opportunità. “Qui – ha detto il sindaco Stasi – godiamo di 23 mila ettari di territorio, il terzo parco più grande della Calabria, e dobbiamo a tutti i costi metterlo in movimento proponendo un’offerta turistica che va dalla qualità della vita all’enogastronomia agli sport montani. Dobbiamo cercare di ripristinare e mantenere agibili i vari sentieri montani e soprattutto valorizzarli e migliorarli per ottimizzarne la fruizione dalla costa”.
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