Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

Ucciso e fatto a pezzi
interrogata la figlia

 
 
 
 
 

Un uomo è stato ucciso a Trebisacce ed il suo cadavere è stato fatto a pezzi. La figlia trentottennne  della vittima è stata fermata dai carabinieri, che stanno accertando se è stata lei a commettere l'omicidio. La donna è stata portata nella caserma dei carabinieri, che la stanno sentendo.

La vittima è Riccardo Chiusco, di 72 anni. A scoprire il delitto, sono stati i vigili del fuoco ed i carabinieri, chiamati dopo che dall'appartamento in cui vivevano padre e figlia non rispondeva nessuno. I militari sono intervenuti dopo che alcuni familiari di Chiusco avevano segnalato che dell'uomo non si avevano più notizie da alcuni giorni

Sono stati trovati all'interno di alcuni scatoloni parti del cadavere di Riccardo Chiusco, l'uomo di 72 anni ucciso e fatto a pezzi a Trebisacce. Gli scatoloni erano nell'abitazione che Chiusco condivideva con la figlia. L'appartamento in cui vivevano Chiusco e la figlia si trova in una zona centrale della frazione marina di Trebisacce, centro dell'Alto Jonio cosentino.

E' stato il cattivo odore proveniente dall'abitazione di Riccardo Chiusco ad insospettire familiari e vicini, che hanno chiesto l'intervento dei carabinieri. Così è stato scoperto l'omicidio del settantaduenne, che potrebbe risalire a 15-20 giorni addietro. I resti della vittima trovati all'interno di alcuni scatoloni nell'appartamento, erano stati sistemati in sacchetti di plastica con calce viva e borotalco. Sul posto il pm Silvia Fontebasso.

Era in casa ed ha aperto la porta quando sono arrivati i carabinieri e i vigili del fuoco, Stefania, la figlia trentottenne di Riccardo Chiusco. La donna ha fatto entrare in casa i militari, che sono intervenuti assieme ai vigili del fuoco dopo che il fratello e un nipote della vittima avevano lamentato il fatto di avere telefonato più volte a casa del parente senza avere alcuna risposta. All'interno dell'appartamento sono stati trovati sette o otto scatoloni contenenti i resti della vittima, avvolti dal cellophane e chiusi con nastro adesivo. Riccardo Chiusco, insegnante di lettere in pensione, rimasto vedovo da qualche anno, viveva con la figlia, nubile, iscritta alla facoltà di Medicina dell'Università di Perugia. (ANSA)

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