La bellezza declinata da spazio e luce: Brunelleschi. Secondo il calabrese Giancarlo Cauteruccio
La vita e l’opera di Filippo Brunelleschi protagonisti dello spettacolo diretto da Giancarlo Cauteruccio per svelare il particolare carattere nascosto dietro il grande talento e le geniali intuizioni dell’artista che ha dato vita al Rinascimento. Va in onda in prima visione oggi alle 17.05 su Rai 5 “Filippo Brunelleschi - Nella Divina proporzione”, produzione Teatro Studio Krypton, progetto nato nel 2020 per celebrare i 600 anni dalla fondazione della Cupola di Santa Maria del Fiore in Firenze. Cauteruccio ha commissionato la drammaturgia originale dell’opera a Giancarlo Di Giovine, autore di grande sensibilità storica e collaboratore di Rai Storia. Ad interpretare Brunelleschi è Roberto Visconti, attore storico della compagnia, attivo sia in teatro che nel cinema. Gianni Maroccolo, musicista con cui Cauteruccio coltiva un proficuo dialogo artistico fin dal 1983 ai tempi di Eneide ha composto un paesaggio sonoro originale, mentre la scenografia digitale porta la firma di Massimo Bevilacqua, esperto nell’applicazione del mapping video all’arte scenica, che ha disegnato anche i costumi. Le riprese sono state effettuate al Teatro della Pergola di Firenze. In scena il corpo, il pensiero, la solitudine e il carattere forte e impenetrabile di colui che fece della prospettiva e della simmetria gli strumenti della bellezza edificata dalla ragione, dal calcolo, dalla matematica, dalla luce. Quella luce chiamata a sovrastare il buio e l’ombra medievale. Uno spettacolo che coglie la carnalità di un artista/genio: non un lavoro documentaristico, bensì un percorso guidato attraverso le meraviglie brunelleschiane grazie alla suggestione visuale della scenografia dinamico/digitale del video mapping, che permette allo spettatore di rispecchiarsi in un corpo e in un immaginario complessi e magici. Giancarlo Cauteruccio, calabrese, fondatore del Teatro Studio Kripton, da poco rientrato nella sua terra, con la sua lunga esperienza di sperimentatore e innovatore delle arti sceniche, immagina ancora una volta un viaggio visionario che coniuga il teatro con le nuove tecnologie. Il progetto è risultato primo fra i cinque selezionati per il bando “Vivere all’Italiana sul palcoscenico” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.