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Il catanzarese Simone Alessio è bronzo nel taekwondo: "Volevo l'oro, ma adesso porto la medaglia a casa dei miei genitori". La Calabria torna sul podio dopo 12 anni

Una medaglia cercata, voluta con le unghie e con i denti. Sognava l’oro olimpico Simone Alessio, ma alla fine il 24enne di Sellia Marina ha dovuto accontentarsi di salire sul più basso gradino del podio. Dopo la delusione di Tokyo, il calabrese arrivava a Parigi da campione del Mondo e da numero 1 del ranking, ma anche stavolta sfortuna ed episodi al limite del thrilling nel quarto di finale contro l’iraniano Barkhordari hanno fatto la differenza impedendo ad Alessio di proseguire la sua avventura. Superata la delusione, guidato da coach Claudio Nolano, Alessio ha completato il percorso di ripescaggio andando a vincere una splendida medaglia di bronzo. La Calabria, nel giorno della delusione del rossanese Lavia quarto con l'Italvolley, sorride e a distanza di 12 anni, dal bronzo di Rosalba Forciniti a Londra 2012, torna a conquistare una medaglia.

L’atleta calabrese aveva iniziato la giornata battendo al primo turno il kazako Toleugali Batyrkhan, ai quarti di finale aveva perso 2 a 1 dall’iraniano Mehran Barkhordari al culmine di una gara beffarda, persa a 4'' dalla fine quando era in vantaggio. L’atleta di Teheran vincendo la sua semifinale ha consentito all’azzurro di entrare nel tabellone dei ripescaggi che avrebbero consentito una delle due medaglie di bronzo. Nel primo combattimento Alessio ha sconfitto per 2 a 0 l’uzbeko Jasurbek Jaysunov. Quindi il successo nella finalina.

"Per me è bello avere una medaglia al collo, anche se di bronzo. Ero venuto per l’oro, la fortuna mi ha dato questa possibilità dall’alto di potermi giocare ancora il podio, dopo il ko nei quarti, e non potevo sprecarla. Sono molto soddisfatto perché il bronzo ripaga questi quattro anni di sacrifici, non vedo l'ora di portare questa medaglia a casa dai miei genitori". C'è però qualche rammarico per il ko ai quarti e per una storia che sarebbe potuta essere molto diversa: "Nei quarti ho sbagliato io. Sono andato indietro, arretrando e pensando a quello che dovevo fare io e non a quello che ha fatto lui. Ho difeso per un altro tipo di calcio, non per il posteriore, perché immaginavo che lui si girasse per colpirmi. L’errore è stato mio, mi sono preso le mie responsabilità".

Entusiasta anche il dt della Nazionale Claudio Nolano, che ha tracciato un bilancio delle Olimpiadi azzurre: "Per me questa è una medaglia importantissima. Di bronzo ma, se la scaviamo, è d’oro. Abbiamo portato alle Olimpiadi tre atleti, tra cui una giovanissima (Ilenia Elisabetta Matonti, classe 2004 ndr), e senza l’infortunio di Vito dell’Aquila avremmo due medaglie. Lui e Alessio sono atleti temuti da tutto il mondo". Il dt ha poi tracciato il percorso verso la conquista della medaglia e le ore che hanno preceduto i ripescaggi, decisivi per rimettere Alessio in gioco: "Simone era furioso dopo la sconfitta. Si è placato solo quando Barkhordari ha sconfitto anche il sudcoreano, che ritenevamo il vero avversario per l’oro. Oggi non era in giornata, può fare molto meglio di così, ma nel giro di due ore ha fatto una grandissima crescita mentale. Solitamente quegli step si fanno in quattro anni, si è meritato questo bronzo".

I complimenti di Occhiuto

“Congratulazioni al calabrese Simone Alessio che ha conquistato il bronzo nel taekwondo 80 kg a Parigi 2024. La nostra Regione dopo tanti anni torna in un podio olimpico e lo fa con un atleta straordinario, un ragazzo giovanissimo che ha già dimostrato più volte le sue grandi doti. La Calabria è felice e orgogliosa di poter festeggiare questo campione”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. E il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, scrive: «La Calabria celebra con immensa gioia il suo campione, Simone Alessio. Alessio, già detentore di numerosi titoli internazionali, aggiunge così un ulteriore capitolo straordinario al suo palmarès, portando alto il nome della sua regione e dell’Italia intera. Recentemente, il Consiglio regionale ha premiato Simone con una targa, simbolo dell’apprezzamento per il suo talento, passione e incrollabile impegno. Questo successo, siamo certi, sarà da sprone per i giovani sportivi calabresi. Grazie, Simone, per aver scritto una pagina indelebile nella storia dello sport e per averci fatto sognare. Continua a essere il nostro orgoglio; il tuo percorso ti riserverà ancora numerosi successi».
Infine, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita: «Simone ci ha regalato un sogno, per la prima volta un catanzarese conquista una medaglia ai giochi olimpici. Grazie, Simone: ti aspettiamo a casa con la medaglia al collo per festeggiare tutti insieme!».

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