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Reggina, festeggiamenti pronti per la serie B: è il giorno della verità

Il presidente della Reggina, Luca Gallo

E venne il giorno tanto atteso: oggi alle 12 disco verde ai lavori del Consiglio Federale presieduto da Gabriele Gravina. È l’ora delle decisioni. Sarà un mezzogiorno di fuoco, oppure il clima generale si stempererà (difficile) fra le varie componenti delle Leghe, così da adottare stabili provvedimenti di definizione della Terza Serie?

Tradotto: la Reggina – assieme al Monza e al Vicenza – potrà finalmente prendere lo spumante dal frigo, in virtù della promozione ufficiale in B dopo sei anni tribolati?

Oppure, superati gli oltre tre mesi di situazioni contraddittorie, dovrà continuare a soffrire sull’altare delle amenità e dell’assenza di coraggio quanto all’assetto d’insieme del primo sport nazionale? Senza peraltro sapere cosa ci sia dietro l’angolo?

Insomma, come pensano non soltanto i suoi tifosi, la Reggina di Toscano ha già vinto a suon di risultati e la pandemia non ammette giochi con carte truccate. “La Serie B è nostra”, ci hanno dichiarato in questi giorni in varie interviste.

Se la dirigenza di via Osanna saggiamente tace, con il presidente Luca Gallo in testa, nessuno si chiede perché non si registrino ancora notazioni o dichiarazioni su chi tra le concorrenti possa realmente partecipare alla ripresa delle partite sancita nell’ultima assemblea nel rigido rispetto dei protocolli. Né si conosce se e quante società di Serie C potranno realmente allinearsi, con forza economica, per partecipare alla prefigurata coda nazionale sui vari campi. Decide comunque il governo del pallone. E deve farlo, oggi, in maniera inequivocabile.

In molti auspicano il pugno duro di Gravina per porre fine alla telenovela. Per esempio, sul blocco delle retrocessioni, che originerebbe una reazione a catena, al di là dei vari interessi di bottega.

Abbiamo chiesto a Renzo Ulivieri, nella sua qualità di presidente dell’Assoallenatori, che cosa gli suggerisce la sua saggezza abbinata alla lunga esperienza da atleta, da tecnico e da dirigente nel mondo del calcio, in merito ai possibili sbocchi dell’odierna assise federale. Quasi ottantenne, Ulivieri è un ex allenatore della Reggina in A. Chiamato dal presidente Lillo Foti il 1. novembre 2007, in sostituzione di Ficcadenti, nella successiva primavera venne esonerato pur dopo avere battuto la Juventus. Fatale lo 0-0 interno con il Palermo. Al suo posto, Nevio Orlandi riuscì a pilotare la squadra verso l’approdo della salvezza.

«Non sono un astrologo e non immagino cosa potrà accadere», ci ha risposto Ulivieri con il suo caratteristico modo pacato e l’immancabile filo d’humour tutto senese. «Si attende quel che verrà dalle Leghe. Vediamo, si valuterà nel merito i principi che ci devono essere rispettando anche gli input dell’Uefa. La Reggina, il Vicenza e il Monza? È un discorso generale. Le modalità sono quelle di ricercare i valori che esprimono le classifiche. Determinante il merito sportivo. Insomma, vaglieremo appunto cosa emergerà. La decisione finale non spetta alle Leghe il cui desiderio non conta, ma alla Federazione. La Reggina? Come ex, per il campionato che ha fatto e per i meriti sportivi degli amaranto spero che essi prevalgano. Spero, oltreché per i tifosi, anche per Toscano, allenatore serio e preparato».

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