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Il Cosenza teme lo stop definitivo e la retrocessione, la società pronta a cautelarsi

Tira aria di ingiustizia. Risulta francamente poco credibile che il pallone torni a rotolare sui campi cadetti. L'idea di poter rivedere in campo le squadre, alla luce dei ferrei protocolli sanitari che si sono susseguiti negli ultimi giorni, non è molto credibile per la massima serie (dove albergano interessi stramilionari), figurarsi per ciò che concerne la serie B.

Ecco perché il Cosenza spingerà forte per non restare vittima di un'ingiustizia. La retrocessione coatta, con 30 punti ancora a disposizione, sarebbe una beffa clamorosa, ma è uno scenario più probabile rispetto all'idea di “rivedere” i format dei campionati, che sarebbe la soluzione ideale per non alimentare troppi “mal di pancia”.

Il presidente Guarascio, in caso di contenzioso derivante dalla suddetta retrocessione coatta (per via della cristallizzazione delle classifiche) si affiderebbe all'avvocato Mattia Grassani, uno dei top nell'ambito del diritto sportivo.

L'articolo completo nell'edizione odierna della Calabria della Gazzetta del Sud.

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