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Cirillo tiene nel cuore la sua Reggina: "Ricordi fantastici di un periodo d'oro"

Bruno Cirillo

La gavetta nelle giovanili al Sant'Agata, la prima promozione in A con la Reggina, le sensazioni dopo lo storico gol all'Olimpico contro la Roma, il passaggio all'Inter per una cifra record (tredici miliardi di vecchie lire), la lunga carriera in Grecia (AEK Atene e Paok Salonicco), le positive prestazioni di Sounas, il suo assistito. Racconta e si racconta l'ex bandiera amaranto Bruno Cirillo, nato 43 anni fa Castellammare di Stabia. Arrivato ragazzino nella città dello stretto, l'ex difensore centrale oggi fa il procuratore e vive nella "nobile" Atene con la moglie e la figlioletta.

Come ha trascorso la quarantena?
«Chiuso in casa con la famiglia. Fortunatamente da noi l'epidemia è arrivata in maniera marginale rispetto all'Italia. Rimanere dentro per due mesi e mezzo è stata dura».

Cosa ricorda del 1998-99 e del primo sbarco in A?
«Totalizzai diciotto presenze. Nel mio ruolo i titolari erano Giacchetta e Di Sole. Spesso venni comunque chiamato in causa.  Come si risolverà il rebus del giorno, riguardante la quarta promozione dalla C alla B?
«Non lo so. Prevedo ricorsi. Qualsiasi decisione verrà presa troverà diversi scontenti».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio

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