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La Reggina che piace, contro la Juve Stabia un punto d'oro

La Reggina sorprende. Data per quasi spacciata di fronte ad un avversario decisamente superiore come la Juve Stabia, ha invece sfiorato la vittoria. Che non sarebbe stata affatto un furto se l’avesse ottenuta. Strano e bizzarro questo comportamento che in base a quanto sta accadendo diremmo schizofrenico.

Alti e bassi dovuti forse alla giovane età di tanti componenti. Comunque, è andata bene. Per la gioia contenuta del presidente Praticò e un pizzico di rabbia da parte di Massimo Taibi misurato contestatore dell’arbitro Paterna per un rigore non concesso (fallo su Sandomenico). Diamo anche a Cevoli quel che è di Cevoli. Squadra bene organizzata, accorta, ben disposta alla lotta, decisa e determinata. Più robusta a centrocampo. Capace anche di reagire allo sfortunato autogol di Conson con forza e convinzione.

In sostanza la Reggina è passata dall’iniziale timore reverenziale alla spregiudicatezza. E così anche la Juve Stabia che all’inizio appariva padrona assoluta del campo, è stata ridimensionata sino a subire la supremazia degli amaranto decisamente trasformati tanto da comandare la gara per lunghi tratti.

A sfiorare la vittoria è stata la Reggina più ancora della Juve Stabia. Piacevole sorpresa dunque questa squadra che non sta giocando nelle condizioni ideali. Su nove giornate di campionato al Granillo la Reggina ha giocato una sola volta col Bisceglie vincendo.

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