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Cosenza, Tutino in gran forma: "Sono qui per crescere ancora"

Tutino

Per fare strada in questo mondo che corre sempre più veloce bisogna avere la testa ben salda sulle spalle. Proprio quello che è mancato a Gennaro Tutino nei primi anni di carriera, almeno stando a quello che candidamente l’attaccante partenopeo afferma, senza timore di essere smentito. "E' vero, devo ancora crescere. Per fare il calciatore professionista servono tanto impegno e dedizione e la forza di non mollare mai di fronte alle difficoltà. E non fosse stato per Cosenza, forse adesso avrei già cambiato mestiere".

Fortuna sua, e del popolo rossoblù, se alla fine Gennaro abbia deciso di recedere dall’intento di cambiare vita. A suon di gol, quelli che hanno spedito i Lupi in Serie B dopo 15 anni di delusioni e bocconi amari, quelli con i quali ha steso il Foggia sabato corso regalando a Piero Braglia la prima vittoria stagionale. "Ci tenevamo moltissimo a sbloccarci, sapevamo che sin qui avevamo fatto bene ma non avevamo raccolto, specialmente nelle gare casalinghe. La B è un campionato durissimo e se non sfrutti le situazioni a tuo vantaggio poi diventa complicato venirne a capo. Dovevamo vincere, ci siamo riusciti e questa è l’unica cosa che conta veramente".

Dopo tanto peregrinare in lungo e in largo per l’Italia e la Serie C con le maglie di Vicenza, Gubbio, Avellino, Bari e Carrarese, ora Gennaro sa che solo al "San Vito-Marulla" può trovare la felicità. La sua e quella di una tifoseria che lo ha eletto a beniamino assoluto: "Loro meritano solo grandi soddisfazioni. Sentiamo di avere accanto una tifoseria speciale e questo ci spinge a fare ancora di più ad ogni partita".

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