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Un incontro di fede, cultura e inclusione: il gruppo della pastorale sordi in visita a Lungro

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Sabato 28 giugno resterà nel cuore di tutti i partecipanti come una giornata di gioia condivisa, di scoperta e di fraternità autentica. Si è svolta infatti a Lungro, nel cuore dell’Eparchia degli Italo Albanesi dell’Italia Continentale – Diocesi Cattolica Bizantina, l’uscita organizzata dall’Ufficio per la Pastorale delle Persone con Disabilità dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, insieme alla Rappresentanza Inter.le ENS Rossano e alla Sezione Prov.le ENS Cosenza, con la preziosa collaborazione del Consiglio Reg.le ENS Calabria.

Un vero tour culturale, spirituale e pienamente accessibile grazie alla Lingua Italiana dei Segni, che ha permesso a tutti di immergersi nella bellezza e nella storia di un luogo ricco di fede e tradizione.

Il programma è iniziato con l’arrivo a Lungro alle ore 9:00 e con l’accoglienza da parte di Padre Arcangelo Capparelli, parroco della Cattedrale, che ha saputo trasmettere con entusiasmo la bellezza artistica e spirituale di questo luogo sacro. Particolarmente affascinante è stata la scoperta dell’arte iconografica e pittorica che decora la Cattedrale, arricchita dalla suggestiva iconostasi che divide e unisce, attraverso tre porte simboliche, le diverse aree della chiesa.

Momento intenso e ricco di emozione è stato l’incontro con S.E. Mons. Donato Oliverio, Eparca di Lungro, che ha accolto calorosamente il gruppo nella sala della biblioteca dell’episcopio per un momento di meditazione e di approfondimento sul rito bizantino. Mons. Oliverio ha illustrato con grande passione la storia dell’Eparchia di Lungro, nata nel 1919 grazie alla Costituzione Apostolica Catholici fideles di Papa Benedetto XV, per rispondere alle esigenze spirituali degli albanesi di rito bizantino-greco che, fuggiti dall’Epiro e dall’Albania per sottrarsi alla dominazione turca, si insediarono in Calabria e Sicilia portando con sé tradizioni, costumi e riti religiosi.

Prima della nascita dell’Eparchia, queste comunità dipendevano dalle diocesi di rito latino presenti sul territorio. Il primo Eparca fu Mons. Giovanni Mele, che guidò l’Eparchia per ben 60 anni, fino al 1979. A lui sono succeduti Mons. Giovanni Stamati, Mons. Ercole Lupinacci e l’attuale Eparca, Mons. Donato Oliverio, che con dedizione continua a custodire e far crescere questa preziosa eredità di fede.

La visita è proseguita poi nella bellissima cappella dell’episcopio in stile bizantino, luogo ricco di reliquie di grande devozione, e presso il museo dell’Eparchia dove Zoti Alex Talarico ha guidato il gruppo tra preziosi paramenti liturgici, antichi documenti come la bolla di istituzione dell’Eparchia, e splendide icone della Madre di Dio con il Bambino e di Gesù, segni di una fede viva che si tramanda nel tempo.

A rendere possibile questa esperienza straordinaria è stata la collaborazione preziosa tra l’ENS di Cosenza, guidato dal Presidente Giulio Solla, e l’ENS Calabria, con a capo il Presidente Antonio Mirijello, presente per tutta la giornata nonostante i suoi numerosi impegni: a loro va un sentito ringraziamento per la disponibilità, l’impegno e la vicinanza concreta. Un grazie speciale va anche a tutta l’équipe della Pastorale Diocesana Sordi, che con dedizione ha curato ogni dettaglio di questa uscita.

Infine, un grazie grande e sincero a tutte le persone sorde presenti che, con la loro partecipazione, hanno reso questa giornata un vero segno di comunione, inclusione e gioia.

La giornata si è conclusa in bellezza con un pranzo condiviso ad Acquaformosa, dove risate, racconti e nuove amicizie hanno reso ancora più viva l’esperienza di una comunità che cammina insieme, nel segno della fede, della cultura e dell’incontro.

Una giornata che ci ricorda che quando la Chiesa si apre, accoglie e si lascia guidare dalla bellezza delle relazioni, ogni barriera cade e resta solo la gioia di sentirsi tutti parte di un’unica grande famiglia

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