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Calabria “capitale” del turismo? Cosa manca per vincere la sfida

Intervista a Mimma Iannello, presidente regionale di Federconsumatori Aps: «Le 23 Bandiere Blu indicano la strada, si deve puntare a valorizzare e migliorare le risorse dei territori. E poi eliminare l’improvvisazione, potenziare i servizi e mettere a sistema risorse e capitale umano»

Vista dall'alto della citta' di Tropea. ANSA

L’estate è alle porte, e dalle Bandiere blu assegnate al territorio calabrese ai dati degli Osservatori turistici recentemente diffusi, si prospetta un’opportunità significativa per lo sviluppo del settore. Sull’argomento, abbiamo sentito Mimma Iannello, presidente Federconsumatori Calabria Aps.
Delle 246 Bandiere blu assegnate all’Italia, 23 sono in Calabria. Un grande successo.
«Il riconoscimento di 23 Bandiere blu indica che il lavoro compiuto in quei Comuni è la strada da perseguire. Indica che occorre guardare a un modello di economia turistica capace di migliorare e valorizzare le risorse dei territori, le ricchezze paesaggistiche, le produzioni tipiche, il capitale umano. Indica che occorre preservare gli ecosistemi, efficientare la filiera di servizi idrici, rifiuti e depurazione, investire in impianti pubblici e privati a energie rinnovabili, connettere l’offerta turistica e l’informazione alle reti digitali, valorizzare il patrimonio culturale non sempre raggiunto dagli stranieri, mettere a sistema ed efficientare ogni servizio pubblico e privato, in una dimensione di concreta sostenibilità».
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