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Nuove regole per accedere a Medicina, i rettori calabresi restano «perplessi»

Cuda (Umg): «In queste condizioni l’obiettivo di una formazione d’eccellenza è a rischio». Leone (Unical): «Il giudizio è sospeso, aspettiamo di conoscere i decreti attuativi della riforma»

Il governo parla di «rivoluzione», il fronte accademico invece è più scettico. L’addio ai test d’ingresso iniziale per accedere al corso di laurea in Medicina divide e alimenta tensioni tra gli atenei e il Ministero guidato da Anna Maria Bernini. Il decreto legislativo varato in Consiglio dei ministri è accolto con una certa freddezza anche in Calabria. Una posizione, quella espressa dai Magnifici, sintetizzata dalla presa di posizione espressa recentemente dalla Conferenza dei rettori italiani. Non è un caso, dunque, che l’attuale numero uno della Magna Graecia di Catanzaro, Giovanni Cuda, parli di «scetticismo rispetto a una riforma che presenta aspetti non proprio chiari».
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