«Una notizia che, se venisse confermata, non solo penalizza l’intera regione ma rappresenta un chiaro segnale di disinteresse verso il rilancio del Mezzogiorno». Così Mariaelena Senese, segretaria generale della Uil Calabria, esprime profonda preoccupazione per la notizia lanciata su queste colonne sul rischio esclusione della Calabria dai progetti di alta velocità ferroviaria previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«La Uil Calabria – ricorda Senesea – aveva lanciato l’allarme già lo scorso novembre, denunciando una gestione lacunosa e poco trasparente delle risorse del Pnrr, ma non siamo stati ascoltati. Già da tempo, – aggiunge – avevamo evidenziato i ritardi accumulati, la scarsa chiarezza sull’allocazione dei fondi e l’assenza di una visione strategica che tenesse realmente conto delle esigenze del Sud. Con questa esclusione, si concretizza l’ennesima discriminazione nei confronti della nostra regione».
La segretaria della Uil mette in chiaro che non solo l’alta velocità rappresenta un’infrastruttura essenziale, ma anche uno strumento chiave per colmare il divario Nord-Sud e rilanciare il tessuto economico e sociale della Calabria. «Il collegamento veloce avrebbe significato ridurre l’isolamento della nostra regione, attrarre investimenti, incrementare il turismo e creare nuove opportunità di lavoro. La sua esclusione ci condanna a rimanere ai margini dello sviluppo nazionale ed europeo».
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