Assicurare maggiori tutele salariali ai lavoratori della sanità privata. A chiederlo è la Uil, con il segretario confederale dell'organizzazione, Santo Biondo, promotore di un’ampia analisi realizzata dal suo dipartimento (quello Sanità e Mezzogiorno) su alcuni aspetti della sanità privata. Tema complesso, soprattutto in una regione come la Calabria dove il peso della sanità privata – anche a causa di un comparto pubblico poco efficiente e con molti aspetti da migliorare – è davvero importante. «Abbiamo analizzato tutta la regolamentazione in materia di accreditamento delle strutture sanitarie private e nessuno dei sistemi regionali prevede tutele specifiche in materia salariale. In particolare, non vi è alcun riferimento chiaro che circoscriva i finanziamenti pubblici alle sole aziende che applicano i contratti collettivi sottoscritti dai sindacati più rappresentativi e che rispettano le norme sulla salute e sicurezza».
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