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L’Alta velocità bloccata in Calabria. La Cgil: subito al lavoro sulla Reggio-Lamezia

«Non è una novità per nessuno: lo sviluppo di un'area e, in particolare, di una Regione passa ineludibilmente anche attraverso il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie. Tra le varie modalità di trasporto sulle lunghe percorrenze, l'Alta velocità (Av) si distingue per il suo impatto ambientale ridotto». A sostenerlo è Simone Celebre, segretario della Fillea Cgil in Calabria. Se c’è una Regione in Italia che sembra restare ai margini di questo progresso, questa è la Calabria. «Nonostante le promesse e i progetti ambiziosi - rileva Celebre -, l'assenza di una rete ferroviaria ad Alta velocità sta avendo effetti significativi non solo sulla mobilità, ma anche sullo sviluppo economico e sociale della Regione. Studi condotti nel nostro Paese mostrano chiaramente che nelle aree dove è stata implementata l'Alta velocità si registra un incremento del Pil dell'1% rispetto a quelle dove questo servizio non esiste. La Calabria, con un incremento annuo di Pil che si attesta tra lo 0,8 e lo 0,9, potrebbe più che raddoppiare la sua crescita economica attraverso la realizzazione dell'Alta Velocità. La mancanza di una rete ferroviaria adeguata in Calabria non è quindi un semplice problema di trasporti, ma un vero e proprio ostacolo allo sviluppo della Regione. La letteratura internazionale mette in evidenza come l'Alta Velocità possa generare disuguaglianze e, purtroppo, in Italia questa dinamica si è manifestata in modo significativo».

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