La Chiesa calabrese accelera sulla riforma dei Seminari voluta da papa Francesco. S’inserisce in tale contesto la nomina di don Michele Munno a pro-direttore dell’Istituto teologico calabrese. La Conferenza episcopale calabra ha scelto di provvedere all’aggiornamento e al buon funzionamento del “San Pio X” di Catanzaro al fine di dare seguito al progetto di un nuovo Istituto Teologico calabro nel quale confluiranno gradualmente, a completamento naturale del percorso iniziato, gli studenti dei due Istituti affiliati di Cosenza e di Reggio Calabria, nelle cui sedi si manterranno i bienni filosofici. «A questo scopo - assicurano dalla Cec - verranno coinvolte le migliori risorse accademiche presenti nel nostro territorio».
L’auspicio dei vescovi calabresi è che il processo iniziato possa essere al più presto completato, per poter dar vita al nuovo Istituto già con l’inizio del nuovo anno accademico. Si tratta di un passaggio non scontato, peraltro reso difficoltoso dalle resistenze incontrate sui territori rispetto a una nuova organizzazione che, nei fatti, determinerà un accentramento di strutture nel capoluogo regionale. Tuttavia, la rotta è tracciata tant’è che lo schema su cui si fonderà la formazione dei futuri presbiteri è stata oggetto dei lavori della sessione primaverile della Conferenza episcopale calabrese. Il professore don Francesco Asti, preside della Pontificia Facoltà teologica dell’Italia Meridionale e monsignor Ignazio Sanna, membro della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi della Cei, hanno infatti illustrato nel dettaglio, ai presuli, il progetto del nuovo Istituto teologico.
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