Alessandro Meringolo e Domenico Olivadese, due ingegneri calabresi ‘costruiscono’ l'autostrada digitale che connette tutta Italia grazie a Open Fiber
Non hanno il caschetto, eppure sono proprio loro (anche loro) a costruire l'autostrada digitale che “connette” tutta Italia. Già, perché questo tipo di infrastruttura, seppur invisibile, è in grado di accorciare le distanze e i tempi. La rivoluzione della fibra ottica, grazie a Open Fiber (azienda che opera lungo tutto lo Stivale), di giorno in giorno prende forma grazie a un lavoro instancabile di chi si sta prodigando, centimetro dopo centimetro, a cambiare il concetto di connettività: non più una necessità, ma una realtà. Non hanno il caschetto, dicevamo. Già, ma chi? Gli ingegneri calabresi Domenico Olivadese (coordina un gruppo di risorse interne che si occupano di portare la connettività in tutte le case di metà Toscana) e Alessandro Meringolo (Field manager coordinator, sempre in Toscana), che da anni operano al Nord ma hanno le radici ben piantate al Sud, a casa loro. Domenico è originario di Girifalco, nel Catanzarese, mentre Alessandro è di Bisignano, nel Cosentino. Il derby della fibra si gioca... in campo neutro. Solo che i due ingegneri calabresi indossano la stessa maglia, giocano per la medesima squadra. A Gazzetta del Sud hanno confidato i loro obiettivi, le sfide (personali e di “team”) e, soprattutto, hanno spiegato come sia cambiata la loro professione dopo la pandemia, lasciando una piccola porta aperta a un ritorno alla casa madre. Ché tanto, poi, quando si costruiscono autostrade così veloci, è attimo che dalla Toscana ci si ritrovi a casa. Il tempo di un click.
Cos'è Open Fiber
Open Fiber nasce per realizzare una rete di comunicazione elettronica in fibra ottica ad altissima velocità, che supera 1 Gigabit al secondo, su tutto il territorio nazionale e aiutare così l’Italia a recuperare il divario digitale con il resto d’Europa abilitando i servizi digitali di ultima generazione. Costituita nel 2017 dalla fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb, la società è oggi controllata da Open Fiber Holdings, partecipata al 60% da Cdp Equity (CDPE) e al 40% da Macquarie Asset Management (MAM). La connettività Gigabit è al centro dei piani di sviluppo dell’Unione Europea e dell’Italia. Con il piano Digital Compass 2030, l’Unione Europea ha stabilito gli obiettivi per gli Stati membri: la disponibilità di una rete ultraveloce fissa (almeno 1 Gbps) in tutte le abitazioni europee e di una mobile (5G) nelle aree popolate del continente entro il 2030. Il Governo italiano ha lanciato il piano Italia 1 Giga, che punta a garantire una velocità di connessione di almeno 1 Gbps in download e 200 Mbps (Megabit per secondo) in upload in tutto il Paese entro il 2026.
Il piano di attività
Open Fiber mira a garantire la copertura delle maggiori città italiane e il collegamento delle aree rurali e industriali, con una rete in fibra ottica, ultraveloce e affidabile, in grado di fornire servizi e funzionalità sempre più avanzati per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. Non vende direttamente al cliente finale i servizi in fibra ottica, ma è attiva esclusivamente nel mercato all’ingrosso (wholesale only), offrendo l’accesso alla sua rete a tutti gli operatori interessati, a parità di condizioni.
I vantaggi della fibra ottica
Grazie alla connessione in fibra i territori interessati sono più competitivi in diversi ambiti, dall’innovazione nelle case (domotica, streaming, collegamenti video, gaming) al turismo, dal telelavoro fino alla telemedicina. La diffusione della fibra ottica consente di accelerare il processo di digitalizzazione del Paese semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e Pubblica Amministrazione, fra studenti, scuole e università aumentando la produttività e la competitività delle imprese e l’efficienza della Pubblica amministrazione.