Un rapporto forte. Tra due donne e due terre: la Presidente della Repubblica del Kosovo, Viosa Osmani Sadriu, ha trascorso il lunedì dell’Angelo in casa della presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro. Una “Pasquetta” blindata - per via della nutritissima scorta - vissuta a Campora di Amantea nella casa estiva dell’esponente politico del centrodestra. Con loro l’ambasciatrice kosovara in Italia, Lendita Haxhitasim, che in questo ultimo anno ha favorito la nascita di produttive relazioni tra il Cosentino e il Paese balcanico diventato indipendente dalla Serbia nel 2008. Stamane la Presidente Osmani Sadriu incontrerà a Catanzaro il presidente Roberto Occhiuto e, nel pomeriggio, nel palazzo della Provincia, a Cosenza, tutti i sindaci dell’area arbëresh. In Kosovo gli albanesi rappresentano storicamente la maggioranza assoluta della popolazione. E ieri, nel corso delle visite compiute nel Cosentino, l’alto esponente istituzionale l’ha ribadito più volte. «Sono qui in mezzo ai miei fratelli e sorelle e porto i saluti affettuosi del mio popolo. Gli arbëresh sono una colonna dell’identità di tutto il nostro popolo e hanno giocato un ruolo importantissimo nel mantenimento della nostra cultura e della lingua»: ha dichiarato la Presidente durante la visita compiuta a Frascineto dove una piazza è stata intitolata a “Kosovo/Sheshi i Kosovë”. La Osmani ha poi partecipato alla tradizionale cerimonia della Vallje e Martja e Pashkëvet (Martedì di Pasqua), la celebre ridda che è l’unica danza giunta fino ai giorni nostri e che appartiene al patrimonio coreografico albanese. La visita si è poi conclusa a Civita, altro comune arbereshe della provincia di Cosenza. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria