Il coordinamento Rsu dei dipendenti della Giunta regionale e i segretari aziendali delle organizzazioni Cgil, Cisl, Uil e CSA-Cisal sono in subbuglio.
"Le organizzazioni sindacali, congiuntamente, hanno fortemente stigmatizzato le recenti condotte della Giunta. Oggetto di contestazione ci sono sia una questione di metodo e sia una di merito. Anzitutto, per l’ennesima volta, non è stato rispettato l’istituto dell’informativa sindacale, che prevede che determinati atti siano preventivamente portati a conoscenza delle organizzazioni, almeno cinque giorni prima rispetto alla loro formale adozione. In spregio alla contrattazione collettiva e con i sindacati impossibilitati a poter formulare proprie osservazioni, nella giornata di ieri, alle organizzazioni sindacali è stata trasmessa la delibera di modifica del piano triennale del fabbisogno soltanto poche ore prima l’effettiva adozione del provvedimento da parte della Giunta regionale. Ciò comporta gli estremi del comportamento antisindacale e le organizzazioni stanno valutando di avviare azioni in tal senso. Qualora l’Amministrazione avesse osservato l’obbligo di informativa ci sarebbe stato sicuramente un atteggiamento costruttivo da parte delle organizzazioni sindacali, ma tuttavia ciò è stato impedito". Lo hanno affermato Bruno Schipano segretario aziendale Cgil, Giuseppe Spinelli segretario aziendale Cisl, Palma Cannataro delegata Uil, Gianluca Tedesco segretario aziendale CSA-Cisal, Michele Rigoli coordinatore Rsu e Rosa Critello vicecoordinatore Rsu.
"Entrando nel merito del piano del fabbisogno, numerose - hanno proseguito i sindacalisti - sono le perplessità che emergono da una rapida analisi dell’atto. Nonostante ci fossero a disposizione oltre 5,1 milioni di euro, poche briciole sono state destinate alla riqualificazione del personale, attese in Regione Calabria da circa 20 anni. Al contrario la Giunta ha deciso di erodere le risorse disponibili per assumere otto dirigenti esterni (oltre un milione di euro) e attivare ben 32 comandi da altri enti (per circa 1,4 milioni di euro), di cui 10 categorie C e 20 categorie D. E in aggiunta è paradossale che siano previsti i comandi per 2 categorie B pur risultandone già 550 regionali. Perché quelle risorse non sono state adoperate per le progressioni verticali? Domandano le sigle sindacali".
A stretto giro il coordinatore delle Rsu e le organizzazioni sindacali convocheranno, per la giornata di venerdì alle ore 10.30, l’assemblea dei dipendenti regionali e valuteranno la proclamazione dello stato di agitazione.
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