«Cgil, Cisl e Uil ritengono quello dell’ammodernamento delle infrastrutture un punto fondamentale per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese». Così si legge in un documento unitario di Cgil, Cisl e Uil, firmato dai segretari generali nazionali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, e regionali della Calabria, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo. Cgil, Cisl e Uil, si legge, ritengono «decisivo per il futuro del Sud che il Governo intervenga concretamente per la riqualificazione e la realizzazione di quelle opere infrastrutturali prioritarie che sono determinanti per la ripartenza economica e la sostenibilità sociale del territorio meridionale». I sindacati chiedono al Governo «di dare continuità alle decisioni assunte dal precedente esecutivo e prevedere nella legge di bilancio l’intervento previsto per l’opera pubblica denominata Strada statale 106 che, attraverso quanto previsto dal Documento di economia e finanza, è stata definita un’opera strategica con investimenti congrui e finalizzati al completamento dei tratti cantierizzati, alla esecuzione dei restanti e al finanziamento degli studi progettuali dei tratti necessari alla realizzazione di questa infrastruttura su tutto il territorio regionale interessato fino a Reggio Calabria». Cgil, Cisl e Uil, ricordano al Governo che «l'ammodernamento e la completa realizzazione della Strada statale 106, un’arteria letale che è stata ribattezzata come famigerata «strada della morte», rappresenta il punto fondamentale della «Vertenza Calabria» aperta tra Cgil, Cisl e Uil Calabria e governo regionale calabrese che prevede, tra le altre questioni, la richiesta di adeguamento strutturale e ammodernamento di questa opera strategica».