Il Segretario generale della Cisl Scuola “Magna Graecia” (CZ-VV-KR), Alfredo Silipo, ha scritto una lettera aperta ai rettori degli atenei calabresi denunciando disagi e amarezze che gravano sulla scuola e sul sociale nella nostra regione e nel suo capoluogo e chiede di procedere urgentemente a una necessaria e utilissima attivazione del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria anche nella provincia di Catanzaro.
Ecco di seguito il testo della lettera aperta inviata dal prof. Alfredo Silipo:
«Anche per quest'anno il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria per l’anno accademico 2022/2023 ha previsto soltanto 230 posti presso l’Unical di Cosenza e 250 posti presso l’Unirc di Reggio Calabria; una quantità - secondo Silipo - del tutto insufficiente, che lascia fuori un buon numero di potenziali studenti. Al termine del percorso di studi, della durata di cinque anni, la laurea ha valore abilitante per l'insegnamento nei due diversi ordini: scuola dell’Infanzia e scuola Primaria, in tutto il territorio italiano e rappresenta dunque un'opportunità gigantesca per chi vuole dedicarsi all'educazione e all'istruzione dei bambini«.
Silipo fa presente che «la scuola sta vivendo un momento difficile: abbiamo una crescente carenza di personale docente, soprattutto nella scuola dell’infanzia e nella primaria e non solo nel Nord della nostra penisola, ma anche in Calabria dove l'emergenza docenti è diventata rapidamente una triste realtà, con cui occorre fare i conti il prima possibile. Inoltre, le graduatorie da cui attingere gli/le insegnanti sono in esaurimento e, secondo le previsioni del Miur, tra circa 4 anni non ci saranno più insegnanti, poiché attualmente ci si avvale anche di chi ha conseguito il diploma magistrale in vigore fino a qualche decennio fa (visto che, lo ribadisco, è insufficiente il numero di laureati in Scienze della formazione primaria, anche a causa dei pochi posti offerti dalle uniche sedi di Cosenza e di Reggio Calabria). Questi docenti, muniti del vecchio diploma, non sono più tanto giovani ed essendo cambiate le strutture e le modalità scolastiche non hanno né eredi né successori. In questi ultimi anni, alcuni dirigenti sono stati costretti a convocare, per incarichi di insegnamento, corsisti di Scienze della formazione primaria. Vi sono territori italiani con scuole a corto di insegnanti di scuola Primaria e dell'Infanzia, ruoli che potrebbero essere coperti dai nostri laureati, se aumentassero le sedi universitarie e si ampliasse il numero dei posti disponibili. Alcuni esempi: il Piemonte, con 1.307 posti su cui assumere ha la graduatoria concorsuale ferma a 47 aspiranti; il Lazio, con 957 posti avrà 264 concorrenti; il Veneto con 1.538 posti vacanti potrà assumere solo 114 docenti; l'Emilia Romagna con 1.077 posti disponibili ha 124 aspiranti».
«Il problema - continua il Segretario Generale della Cisl Scuola “Magna Graecia” - è che ci sono circa 13.000 pensionamenti l’anno nella scuola primaria, mentre in Scienze della formazione primaria si laureano ogni anno circa 4/5 mila persone, circa un terzo del necessario. Istituire questa facoltà a Catanzaro, favorirebbe anche gli aspiranti dei territori limitrofi come quelli del Crotonese e del Vibonese che trarrebbero un notevole vantaggio in termini di distanza e di opportunità. Da un'indagine effettuata negli ultimi anni, pare che ogni anno siano circa 2000 i candidati che rimangono fuori per i limiti numerici dell'offerta formativa. Alla luce di quanto esposto, il senato accademico dell’UMG ha già deliberato l’apertura dell’Anno accademico per il corso di Scienze della formazione primaria, pertanto è opportuno che nel prossimo incontro Coruc – comitato regionale degli atenei calabresi – tutti i Rettori sostengano questa richiesta urgente".
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