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Calabria, una rete anti-racket a sostegno di imprenditori onesti

Confcommercio e l’associazione “Mani libere” siglano a Lamezia l’intesa per offrire supporto a chi sceglie la legalità

Mani libere in Calabria. Si chiama così il progetto che le associazioni antiracket attive in regione hanno presentato ieri ufficialmente alla stampa, sottoscrivendo un protocollo d’intesa. L’incontro si è tenuto nella sede lametina di Confcommercio alla presenza di Maria Teresa Morano responsabile regionale di Mani libere; del presidente di Confcommercio Calabria Centrale Pietro Falbo; di Giovanni Ferrarelli, direttore della medesima organizzazione di categoria e di Salvatore Nusdeo, presidente Confcommercio Area Territoriale di Vibo Valentia. A fare gli onori di casa Giuseppe Cotroneo, responsabile della sezione lametina di Confcommercio. “Mani libere in Calabria” è un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno per favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità, con azioni di prevenzione e contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura.
La progettualità che si vuol mettere in campo ha l’obiettivo precipuo di «radicare e integrare le attività delle associazioni antiracket e antiusura, intervenendo con particolare attenzione nelle aree come la Piana di Gioia Tauro, l’area urbana Cosenza, Rende e Castrolibero; la piana di Sant'Eufemia Lamezia, dove le stesse associazioni sono già attive da tempo. L’auspicio concreto è quello di “raggiungere il più alto numero di operatori economici per incrementare le denunce contro i reati di estorsione e usura, per contrastare il crimine organizzato che ostacola la crescita della nostra regione».

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