La Calabria non s’arrende all’idea d’un Cristo fermo ad Eboli, a diagrammi di crescita che non crescono mai, alla rassegnazione secolare di questa regione. Qui c’è gente che ha voglia di vivere con le risorse offerte dalla natura. Il sangue caldo di questa terra viva scorre nelle vene delle sue montagne (Pollino, Sila e Aspromonte) e lungo i 780 chilometri delle sue coste seducenti sulle quali non sembra mai tramontare il sole. Un paradiso con 17 spiagge “Bandiera blu” e altre meraviglie ancora poco conosciute ma di una bellezza tumultuosa. Tutte le speranze degli imprenditori turistici si raccolgono, goccia a goccia, in questo lembo d’Italia, come acqua in un bicchiere. Il riflesso di giugno spiana i sentieri dell’estate rendendoli finalmente virtuosi. Il leader regionale di Confescercenti, Vincenzo Farina, si dice soddisfatto: «La stagione è partita col piede giusto grazie al Ponte del 2 giugno. In Calabria abbiamo registrato il pienone in tutte le strutture. Un buon inizio in un mse di giugno che per noi si anima, purtroppo, ancora solo nei fine settimana. E, purtroppo, negli ultimi week end più che il tempo siamo stati penalizzati da previsioni meteo che sono state smentite dalle reali condizioni del tempo. Purtroppo, però, la gente aveva già disdetto e così c’è stata una flessione che poteva essere evitate senza inutili allarmismi». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria