«Sento il dovere di ringraziare il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria, che sono prontamente intervenuti garantendo a Benedetta, la ragazza non vedente in un primo momento non ammessa agli esami di Stato, di poter espletare le prove e raggiungere il suo obiettivo». Lo dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e gia Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
Benedetta è una studentessa non vedente che parteciperà agli esami di Stato in un istituto superiore del Reggino. «Benedetta è non-vedente - spiega Marziale - è stata seguita da una docente di sostegno e, pur ripetendo ben tre anni, è approdata al quinto superiore, quando il consiglio di classe si avvede che il solo sistema braille non bastava a colmare le lacune della ragazza. E ci si accorge di ciò soltanto alla vigilia degli esami di Stato, dopo otto anni di frequentazione? Non sarebbe stato più opportuno comunicarlo prima alla famiglia conferendo alla ragazza un attestato degli studi conseguiti, anzichè portarla alla soglia del traguardo e ferirla emotivamente?».
Il presidente dell’Osservatorio così conclude: «Sarebbe bello sapere quanti, in tutto il sistema scuola italiano, i 4 fanno presto a diventare 6 per permettere gli esami a quanti non hanno studiato granchè. Mi rivolgo al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, affinchè immediatamente agevoli Benedetta a svolgere gli esami di Stato. Inclusione è anche sensibilità e questo caso merita una dimostrazione immediata».
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