È iniziata sotto i migliori auspici la campagna “TartaMar” di monitoraggio dei volontari del Wwf Calabria alla ricerca di nidi della tartaruga marina Caretta caretta e della loro tutela fino alla schiusa dei piccoli.
L’avvio dell’attività di controllo dei litorali infatti è stato premiato dalla scoperta del primo nido del progetto, dopo il rinvenimento delle caratteristiche tracce lasciate dalla tartaruga sulla sabbia per la deposizione delle uova. Comprensibile la soddisfazione dei volontari del Panda autori del ritrovamento del nido (ci troviamo sulla costa Jonica), impegnati già l’anno scorso in quello che verrà ricordato dagli studiosi come l’annata eccezionale per la nidificazione della specie in Italia, con il record dei nidi rinvenuti soprattutto in Sicilia e Calabria. Lo ricorda il prof. Antonio Mingozzi, del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’UniCal, che da vent’anni segue il fenomeno della riproduzione del rettile marino sulle coste calabresi, risultate le più importanti in Italia. Non a caso il WWF Calabria ha scelto di affidare allo stesso docente la responsabilità scientifica del progetto, a cui partecipano, un po’ in tutta la regione, biologi marini, naturalisti e semplici, ma appassionati volontari che quotidianamente e di buon’ora ispezionano tratti di costa alla ricerca di tracce, non trascurando la segnalazione di situazioni di pericolo per gli stessi nidi, come ad esempio, l’uso di mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge o il transito di veicoli nelle stesse zone. Il progetto, che vede il coinvolgimento di decine di soci del Wwf, andrà avanti per tutta la stagione e si propone anche lo scopo di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche, i gestori dei lidi, i semplici bagnanti, sulla necessità e sulla opportunità di proteggere i siti di nidificazione della tartaruga, una specie simbolo della tutela del Mediterraneo. Sicilia. Individuato oggi il secondo nido ad Avola (SR) proprio accanto a quello deposto sulla stessa spiaggia lo scorso 25 maggio. Fondamentale ancora una volta la segnalazione degli operatori balneari, che continuano ad essere preziosi alleati del Progetto tartarughe del Wwf. Proprio Avola è, assieme a Noto, comune "Amico delle tartarughe" per le iniziative prese in funzione della tutela dei nidi e delle spiagge. In Sicilia l'impegno WWF può contare anche sul sostegno del Progetto Life Euroturtles per il monitoraggio delle spiagge e la tutrela dei nidi.