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Sergio Zavoli e l'incontro con Natuzza nel 2002: "A Paravati ho intravisto la presenza di Dio"

Sergio Zavoli

E’ ancora vivo e forte a Paravati di Mileto e tra i figli spirituali di Mamma Natuzza il ricordo dell’ ’incontro che il grande giornalista Sergio Zavoli, già presidente della Rai, scomparso ieri sera all’età di 96 anni, ebbe quasi 20 anni fa con la mistica conosciuta in tutto il mondo.

L’incontro avvenne precisamente una domenica pomeriggio nel marzo del 2002 nel centro per anziani “monsignor Pasquale Colloca”, dove Fortunata Evolo era ospite già da qualche anno insieme al marito Pasquale Nicolace.

Quel giorno Sergio Zavoli venne accompagnato nella “Villa della Gioia” da Agazio Loiero, politico e giornalista di lungo corso, per un’incontro privato con la futura Serva di Dio e per una conferenza dedicata ai giovani su alcuni temi legati alla Fede alla ricerca di Dio.

Il grande maestro della televisione in quella circostanza ebbe modo di riferire a chi scrive e ai tanti giovani presenti “di avere intravisto a Paravati la presenza di Dio”. Le sue parole furono chiare e dirette: “Poco fa mi sono trovato di fronte - disse Sergio Zavoli dopo l’incontro avuto con Fortunata Evolo - ad una figura straordinaria che esprime un’energia forte, che ha prodotto in me uno stato di pacificazione, che ha saputo rischiarare la mia vita, tanto che ad un certo punto ho quasi avuto l’impressione che tutti i miei problemi si fossero dissolti. Questa donna – ci confidò ancora Sergio Zavoli con una punta di emozione – è di una semplicità unica, basta dire che quando le ho chiesto se potevo sedermi lei mi ha risposto: Io sono la madre e tu sei per me un figlio”. Ed ancora: “Il mio cammino lungo le vie della fede oggi in questo luogo si è rischiarato. L’incontro con Natuzza Evolo mi ha fatto, infatti, avvertire la presenza di Dio, più di quanto non era mai accaduto in tanti anni di studi, di letture, di incontri con grandi filosofi e intelligenze del nostro tempo”.

Infine, rivolgendosi direttamente ai giovani presenti disse: “Devo confessarvi che non mi era mai capitato di vedere ad una conferenza tanti ragazzi così attenti e così partecipi, segno che qui si sta vivendo davvero qualcosa di straordinario: segno che qui si respira un’intensa religiosità e la salute dell’anima”.

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